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IL PARLAMENTO EUROPEO HA VOTATO LA CREAZIONE DI UN FASCICOLO SANITARIO PER TUTTI I CITTADINI UE. ECCO COSA CAMBIA


Il Parlamento Europeo ha votato oggi con 516 voti favorevoli, 95 contro e 20 astensioni la creazione di un nuovo spazio europeo (in inglese European Health Data Space – EHDS) per la custodia di tutti i dati sanitari dei cittadini che vivono nei Paesi dell’Unione Europea e ora è pronto ad avviare i negoziati sulla forma definitiva della legge con i rispettivi governi.

Di fatto si tratterebbe di una sorta di fascicolo sanitario  che consentirebbe alle persone di controllare i propri dati sanitari personali e di facilitarne la condivisione sicura a fini di ricerca e altruistici (senza scopo di lucro). Cosa cambierebbe rispetto ad oggi? La legge, secondo il testo adottato dai deputati, darebbe ai pazienti il diritto di accedere ai loro dati sanitari personali, compresi i profili sanitari sintetici dei pazienti, le prescrizioni elettroniche, le immagini medicali e i risultati di laboratorio (il cosiddetto “uso primario” dei dati), e consentirebbe agli operatori sanitari di ottenere le informazioni necessarie per un determinato trattamento, in tutta l’UE. Come? Previo la creazione in ciascun paese di servizi nazionali di accesso ai dati sanitari sulla base della piattaforma MyHealth@EU. La legge introdurrebbe norme in materia di qualità e sicurezza dei dati per i fornitori di sistemi di cartelle cliniche elettroniche nell’UE, monitorate dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato.

Condivisione dei dati per il bene comune con garanzie

L’EHDS consentirebbe di condividere i dati sanitari aggregati, le richieste di rimborsi e i rimborsi ottenuti per i trattamenti sanitari, i dati genetici e le informazioni del registro della sanità pubblica, per motivi di interesse pubblico, tra cui la ricerca, l’innovazione, l’elaborazione di politiche, l’istruzione e la sicurezza dei pazienti (il cosiddetto “uso secondario”). La condivisione dei dati per la pubblicità o per la valutazione delle richieste di assicurazione sarebbe vietata.

Misure di salvaguardia più rigorose per i dati sensibili

I deputati vogliono che i pazienti abbiano più voce in capitolo sul modo in cui i fornitori di assistenza sanitaria utilizzano i loro dati. Propongono emendamenti per introdurre la possibilità di rinunciare all’uso secondario della maggior parte dei dati sanitari, e la necessità di ottenere il consenso esplicito del paziente per l’uso secondario di determinati dati (ad esempio le informazioni genetiche). Il Parlamento intende inoltre ampliare gli usi secondari da vietare rispetto alla proposta legislativa, ad esempio nel mercato del lavoro o per i servizi finanziari. I dati condivisi a fini di ricerca dovrebbero portare allo sviluppo di nuovi medicinali o di altri prodotti o servizi sanitari. I deputati vogliono infine garantire che tutti i Paesi UE ricevano finanziamenti sufficienti per proteggere l’uso secondario dei dati e per evitare che questi rientrino in diritti di proprietà intellettuale o costituiscano segreti commerciali. “Lo Spazio europeo dei dati sanitari” ha dichiarato Annalisa Tardino (ID, Italia), correlatrice della commissione per le libertà civili, “contribuirà a fornire assistenza sanitaria all’avanguardia ai pazienti in tutta l’Unione europea. Abbiamo raggiunto un equilibrio tra lo scambio di dati sanitari per le cure e per la ricerca salvavita e la protezione della vita privata dei dati sensibili e personali”. “Lo Spazio europeo dei dati sanitari”, ha aggiunto Tomislav Sokol (PPE, Croazia), correlatore della commissione per l’ambiente e la salute pubblica, “rappresenta un elemento centrale dell’Unione europea della salute e una pietra miliare nella trasformazione digitale dell’UE. È uno dei pochi atti legislativi dell’UE in cui creiamo qualcosa di completamente nuovo a livello europeo”.



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