La Corte Suprema degli Stati Uniti ieri ha dichiarato che esaminerà la decisione (senza precedenti) della Corte Suprema del Colorado di rimuovere l’ex presidente Donald Trump dal ballottaggio di quello stato a causa “del suo ruolo” nell’insurrezione del 6 gennaio 2021. Nove i giudici dell’Alta Corte che l’8 febbraio esamineranno il caso, nel bel mezzo delle elezioni del 2024, poiché le votazioni iniziano con le prime primarie. Nel frattempo l’ex presidente resterà in ballottaggio poiché la sentenza del tribunale di grado inferiore che lo “squalifica” è stata sospesa in attesa del verdetto finale.
Mercoledì Trump per tutelarsi ha presentato ricorso contro la decisione del Colorado alla Corte Suprema degli Stati Uniti, una settimana dopo che anche il Partito Repubblicano dello stato aveva chiesto ai giudici di esaminare il caso per decidere se Trump non è costituzionalmente idoneo a candidarsi nel 2024 facendo riferimento al divieto del 14° emendamento, su cui vertono le accuse contro Trump, che vieta agli insurrezionalisti di ricoprire cariche istituzionali quindi tantomeno quella di presidente degli Stati Uniti.
“Nel nostro sistema di ‘governo del popolo, dal popolo, [e] per il popolo,’ la sentenza del Colorado non è e non può essere corretta”, hanno scritto gli avvocati dell’ex presidente nella loro petizione alla corte.
“La Corte Suprema del Colorado ha commesso un errore nel descrivere il ruolo del presidente Trump negli eventi del 6 gennaio 2021”, hanno sostenuto nella documentazione. “Non si è trattato di ‘insurrezione’ e il presidente Trump non è stato in alcun modo ‘impegnato’ in un’ ‘insurrezione’”. Trump presenterà la sua memoria di apertura del caso entro il 18 gennaio. Gli elettori del Colorado che contestano la sua idoneità alla carica presenteranno le loro argomentazioni di apertura entro il 31 gennaio. Una procedura accelerata quella della corte rispetto alla prassi abituale, che comprime il normale programma del briefing a un terzo della sua durata tipica. L’ordinanza non dice come hanno votato i singoli giudici. Ma Trump come al solito è molto agguerrito. Tenuto conto anche del fatto che sebbene la sentenza del Colorado si applichi solo a quello stato, ora anche altri stati stanno valutando azioni, in quelli a maggioranza democratica, ritorsive per ostacolare la sua corsa alla Casa Bianca. La settimana scorsa, il segretario di stato del Maine ha rimosso Trump dalle primarie del 2024 in quello stato, e martedì la squadra legale dell’ex presidente ha presentato ricorso anche contro questa decisione al tribunale statale.
Se i giudici dovessero decidere che Trump non è idoneo a ricoprire una carica pubblica prima delle primarie del Colorado del 5 marzo, qualsiasi voto espresso per lui non conterebbe più e lui dovrebbe abbandonare per sempre, l’idea di ricoprire di nuovo il posto di presidente degli Stati Uniti.
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