Il Cdm ha approvato il ddl contenente norme finalizzate a rendere più trasparente la beneficenza, il cosiddetto ddl Ferragni, con misure più stringenti anche per testimonial e influencer. Approvato anche il dl Election day, con il via libera al terzo mandato per i sindaci dei Comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti e il dl con nuove misure per il sostegno degli anziani.
Il ddl Ferragni
Multe fino a 50mila euro per la violazione delle nuove norme del cosiddetto ddl Ferragni sulla trasparenza della commercializzazione dei prodotti i cui proventi vadano in beneficenza, ha sottolineato il ministro per le Imprese Adolfo Urso al termine del Cdm che ha approvato il disegno di legge di “quattro articoli” che adesso passa al Parlamento. Il ddl “risponde ai principi di trasparenza che hanno sempre caratterizzato l’azione del nostro governo ed assicurare che l’informazione sia chiara e non ingannevole quando vengono commercializzati prodotti i cui proventi vadano ad iniziative solidaristiche”, ha detto Urso in conferenza stampa. Tra le disposizioni, oltre a sanzioni fino a “50 mila euro”, anche l’obbligo per i produttori “di riportare sulle confezioni le informazioni tra le quali l’ importo destinato alla beneficenza se predeterminato”, ha spiegato.
Il dl Election day
Via libera anche al dl election day, provvedimento che, tra le altre cose, accorpa la data delle elezioni europee, del primo turno delle amministrative e delle regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria. E alla norma -contenuta nel dl election day- che apre al terzo mandato per i sindaci dei comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti. Per i comuni sotto i 5mila abitanti il tetto ai mandati viene totalmente eliminato. ”Sui limiti di mandato delle candidature dei sindaci il provvedimento prevede la liberalizzazione per i mandati dei comuni fino a 5mila abitanti, quindi non ci sarà nessun limite di mandato, e l’elevazione a 3 mandati per i comuni dai 5mila ai 15mila abitanti’, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nella conferenza stampa al termine del Cdm. “L’accorpamento”, ha aggiunto, “riguarderà per la prossima tornata elettorale amministrative ed europee”. Si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno, ”questi sono i giorni in cui avverranno le elezioni di quest’anno”. Previsto poi un incremento del gettone di presenza per il personale ai seggi” perché ”stiamo registrando negli anni una scarsa attrattività di questa funzione e una sempre minore partecipazione”.
Anziani, via libera al dl: misure di sostegno per 1 miliardo di euro
Lo ha annunciato la Meloni anche con un breve comunicato anche sul sito del Governo. “Come promesso abbiamo approvato oggi un decreto legislativo attuativo del Patto per la Terza Età: è una riforma di cui andiamo orgogliosi e che l’Italia aspettava da più di 20 anni, solo una tappa di un percorso che andrà avanti per tutta la Legislatura. Con più di 1 miliardo di euro in due anni e l’avvio della sperimentazione di una prestazione universale che consentirà di aumentare di oltre il 200% l’assegno di accompagnamento degli anziani più fragili e bisognosi, diamo finalmente risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani, ai non autosufficienti e alle loro famiglie. Il Governo ha lavorato fin dal suo insediamento a una riforma strutturale delle politiche in favore della terza età consapevoli che gli anziani rappresentano la storia di questa Nazione. Ringrazio tutti i Ministeri per il lavoro corale che è stato fatto e che ci consente di varare una nuova governance nazionale delle politiche per le persone anziane”.
Il dlgs sugli anziani “è molto importante e atteso”, e oggi in Cdm – in una riunione “ricca di provvedimenti e questo ne spiega la durata”- c’è stato un altro passaggio rispetto a “una delega che il Parlamento aveva approvato praticamente all’unanimità qualche mese fa”, ha puntualizzato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano in conferenza stampa. “Dopo il varo, è stato creato un gruppo di lavoro tra varie amministrazioni interessate” dal provvedimento, “l’esito di questo lavoro è stato uno schema di dlgs approvato oggi in via preliminare, e che ora passa all’esame del Parlamento. Dico un ovvietà, ma anche le ovvietà non sono mai scontate, perché i testi sono quelli che escono da Cdm, non quelli che entrano, quelle sono solo delle ipotesi di lavoro, poi il Cdm approfondisce e delibera. La novità sarebbe se non ci fosse discussione, dico questo perché si è soliti considerare il preconsiglio come un punto di arrivo, mentre si tratta di un punto di partenza”.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.