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CAOS A HONG KONG PER MESSI IN PANCHINA, SCENDE IN CAMPO IL GOVERNO


L’attesissimo arrivo di Lionel Messi a Hong Kong domenica 5 febbraio non ha sortito gli effetti desiderati. Tutti si aspettavano che il campione del calcio argentino scendesse in campo – pare che in base al contratto stilato dalla sua società con uno sponsor  Lionel  dovesse giocare per almeno 45 minuti – invece non ha toccato palla e il suo forfait ha scatenato molte polemiche e rabbia. Che ha fatto muovere pure il governo di Hong Kong che ha chiesto risposte agli organizzatori, che avevano indotto la città a credere che Messi avrebbe giocato nonostante il suo infortunio.  D’altra parte quando ci sono milioni e milioni spesi per sponsorizzare un evento del genere se poi il giocatore più osannato della squadra non gioca,  è difficile fare buon viso a cattivo gioco. Persino all’amministratore di Hong Kong, John Lee Ka-chiu, cui era stato assicurato che l’idolo del calcio argentino avrebbe giocato ha espresso le sue perplessità. Messi non ha proferito parola, è rimasto in panchina e nonostante lui non abbia giocato l’unica consolazione è stata la vittoria della sua squadra  l’Inter Miami che ha vinto 4-1 contro sconfiggendo i rivali che giocavano  casa.“Per quanto riguarda Messi che non giocherà la partita oggi”, aveva fatto sapere il Governo domenica con un comunicato stampa, “così come tutti i tifosi di calcio, esprimiamo la nostra delusione per gli accordi dell’organizzatore che dovrà dare una spiegazione a tutti i tifosi di calcio. Il Comitato dei Grandi Eventi Sportivi ha detto che contatterà l’organizzatore secondo i termini dell’accordo, inclusa la possibilità di detrarre i fondi destinati alla sponsorizzazione perché Messi non ha giocato”. Il governo ha poi fatto notare che all’evento organizzato da Tatler Asia era stato assegnato lo status di “marchio M” dal comitato consultivo. Gli organizzatori hanno ricevuto 15 milioni di HK $ (1,92 milioni di dollari) in fondi per la partita e un sussidio per la sede di 1 milione di HK $.

In un’altra dichiarazione rilasciata domenica sera, il governo ha affermato che il modo in cui l’organizzatore e l’Inter Miami hanno gestito la partita non è riuscito a soddisfare le aspettative dei tifosi, compresi i turisti che sono accorsi in città per l’evento. Una fonte ha riferito che è stato difficile trattare con la squadra di Messi, a cominciare dall’atterraggio a Hong Kong. Quello però che era già certo era il fatto che Messi non avrebbe giocato come capitano della squadra, ma del cambio di programma nulla è stato detto. I funzionari lo hanno scoperto non vedendo il suo nome sulla lista dei giocatori, che dovevano scendere in campo, prima del calcio d’inizio.

Secondo una seconda fonte, il contratto della partita prevedeva che Messi giocasse per un minimo di 45 minuti a meno che non fosse malato o infortunato. Quindi tutto torna…. David Beckham, comproprietario dell’Inter Miami, aveva promesso di presentare le sue scuse  rivolgendosi ai tifosi allo stadio, ma non lo ha fatto. In una dichiarazione rilasciata domenica sera, Tatler Asia ha detto che non era al corrente che né Mssi né Luis Suarez avrebbero giocato, e ha detto di condividere l’”estrema delusione” che i fan stavano provando. Riguardo il rimborso, alcuni biglietti, visti i termini e le condizioni di vendita (alcuni avevano un costo di 4.880 HK$), difficilmente aranno rimborsati. Insomma Tatler Asia può dormire sonni tranquilli. Il deputato e moderatore della tavola rotonda Michael Tien Puk-sun affermando che l’incidente aveva danneggiato in modo significativo la reputazione della città, soprattutto considerando il numero di visitatori dal sud-est asiatico e dalla Cina continentale venuti appositamente per assistere alla partita, ha suggerito che l’organizzatore rimborsasse la metà del prezzo del biglietto ai fan, tenuto conto dei sussidi finanziari ricevuti dal governo. Ma anche questa proposta è caduta nel nulla.



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