Nel 2023, gli investimenti immobiliari in Cina sono crollati del 9,6% su base annua a 11,1 trilioni di yuan (1,64 trilioni di dollari), mentre anche le vendite di appartamenti commerciali sono crollate del 6,5% su base annua a 11,7 trilioni di yuan, come hanno mostrato i dati NBS. Gli osservatori del settore affermano di essere ottimisti sulle prospettive a lungo termine poiché il mercato dovrebbe migliorare ulteriormente in attesa che vengano attuate ulteriori politiche che stimolino nuove dinamiche sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta del mercato. Gli esperti del settore hanno segnalato che i prezzi delle nuove case cinesi nelle città di primo livello sono diminuiti dello 0,3% a gennaio su base mensile, riducendosi di 0,1 punti percentuali rispetto a quelli di dicembre. E quello sui mercati secondari a gennaio è sceso dell’1% rispetto a dicembre, anch’esso di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Gli osservatori hanno affermato che il moderato calo invia segnali che il mercato immobiliare si sta gradualmente “stabilizzando”. Inoltre hanno espresso fiducia nel fatto che il mercato intraprenderà una solida traiettoria di ripresa quest’anno, alimentata da una serie di politiche di sostegno, tra cui l’allentamento dei freni agli acquisti, i tagli dei tassi di interesse e il ripristino della fiducia del mercato. A gennaio solo in 11 delle 60 principali città, si è registrata un’impennata dei prezzi delle nuove proprietà. “L’indice è di fondamentale importanza in quanto mostra che la domanda immobiliare si sta gradualmente allentando e che gli aggiustamenti sui prezzi delle case potrebbero essere vicini alla fine”, ha detto oggi a una conferenza stampa Yan Yuejin, direttore della ricerca presso l’E-house China R&D Institute con sede a Shanghai. Yan ha affermato che i dati immobiliari appena pubblicati a gennaio forniscono una serie di segnali positivi che sottolineano che le pressioni che incombono sul mercato immobiliare sono state in una certa misura allentate e si stanno sviluppando in modo più stabilizzato, il che è anche “favorevole a sostenere gli acquirenti di case”. Martedì la banca centrale cinese ha tagliato il tasso di riferimento dei mutui ipotecari di 25 punti base (bps), di fatto concretizzando la più grande riduzione una tantum del tasso che oramai era da anni che si aspettava, con l’obiettivo di stimolare la domanda di credito e rilanciare il mercato immobiliare. Negli ultimi mesi, le principali città cinesi, tra cui Guangzhou, Suzhou, Zhengzhou e Shanghai, si sono mosse per allentare i freni sugli acquisti immobiliari. A partire dalla fine dello scorso anno, il governo cinese avrebbe iniziato a stilare una “lista bianca” di società immobiliari che possono beneficiare di prestiti agevolati e altri tipi di sostegno finanziario da parte delle banche commerciali.Tanti piccoli passi avanti che porteranno sicuro profitto a tutti.
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