È online la relazione annuale per l’anno 2023 elaborata dall’ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse.
Nel report vengono esaminati i dati relativi alle denunce e ai ritrovamenti che si sono registrati lo scorso anno nel nostro Paese, operandone un confronto con quelli del 2022, per analizzare l’andamento del fenomeno e individuare ogni possibile iniziativa volta a rendere ancora più efficaci le azioni che su questo fronte vengono messe in campo. In particolare, nel corso del 2023 sono state complessivamente 29.315 le denunce di scomparsa. Numeri in aumento rispetto all’anno precedente, quando le segnalazioni alle Forze di polizia erano state in tutto 24.369.
«Il Viminale», sottolinea il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, «riserva da sempre il massimo impegno nell’affrontare questo complesso fenomeno che coinvolge ogni anno migliaia di persone, per la maggior parte minori e soggetti fragili, con riflessi profondi sulle famiglie che vivono la tragedia della scomparsa dei propri cari. È per questo che lavoriamo tutti i giorni per potenziare e rendere sempre più efficienti i nostri strumenti di intervento. Uno sforzo costante per il quale ringrazio il Commissario straordinario, le Prefetture ed i numerosi attori – Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione civile, Centro nazionale del soccorso alpino e speleologo, associazioni di volontariato – che quotidianamente forniscono il loro prezioso contributo al sistema di ricerca delle persone scomparse».
Sul fronte dei ritrovamenti, sono state 14.159 le persone scomparse nel 2023 e rintracciate nel corso dello stesso anno. Un numero a cui vanno aggiunti i 1.573 ritrovamenti di soggetti di cui si erano perse le tracce negli anni precedenti. Le statistiche, inoltre, confermano come fondamentale per il rintraccio della persona sia la prima settimana dalla denuncia di scomparsa, dato che conferma l’importanza di procedere ad una tempestiva segnalazione e di avviare interventi quanto più rapidi possibili. Profili in merito ai quali sono state realizzate importanti campagne di informazione da parte dell’ufficio del Commissario.
«L’attività dell’Ufficio», ha spiegato il Commissario Straordinario Maria Luisa Pellizzari, «ancora una volta, è stata indirizzata all’approccio interdisciplinare e multisettoriale per affrontare un fenomeno che si rivela molto complesso e che desta preoccupazione e allarme nella opinione pubblica. Il fenomeno, che si presenta ancora in crescita, vede questo ufficio sempre più impegnato in iniziative di carattere preventivo per migliorare l’efficienza del sistema di ricerca con la collaborazione di tutti gli attori istituzionali e delle associazioni di settore».
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