Margaret Qualley l’attrice e modella statunitense nota per avere partecipato a numerosi film, tra cui The Nice Guys, La scelta, La scomparsa di Sidney Hall, e C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, interpreterà Amanda Knox, in una miniserie che andrà in onda sul canale in streaming della Disney,Hulu. Una parte difficile da interpretare tenuto conto che Amanda Knox assieme a Raffaele Sollecito, all’epoca dell’omicidio di Meredith Kercher suo fidanzato, erano stati accusati della morte di questa ragazza e poi assolti definitivamente in appello nel 2015. Il progetto era da tempo tra le priorità di Hulu. Ne aveva anticipato qualcosa Lewinsky in ottobre senza peraltro entrare nei particolari. Nota per il suo attivismo contro le gogne mediatiche in cui lei stessa era finita al tempo della tempesta politica che portò al processo di impeachment su Clinton, l’ex stagista della Casa Bianca aveva annunciato allora di essere entrata nel team di “una serie limitata su un’altra giovane donna che ha visto la sua vita fatta a pezzi sul palcoscenico mondiale, ma in qualche modo è riuscita a sopravvivere”.
Precedentemente la 36enne Knox, madre di due figli, ha raccontato in prima persona la sua esperienza nel memoir del 2013 Waiting to be Heard. La storia dell’ex studentessa è stata al centro anche di un documentario su Netflix e del film di Lifetime Amanda Knox: Murder on Trial in Italy. Ora ha voluto rifarlo nei panni di produttrice assieme a Monica Lewinsky, l’ex stagista coinvolta con l’allora presidente Bill Clinton nello scandalo Sexgate.
La Knox avrà nella produzione collaboratori eccellenti: oltre alla Lewinsky, lavoreranno con lei Warren Littlefield (Fargo e Il Racconto dell’Ancella) e KJ Steinberg di This Is Us, Mistresses e Gossip Girl che firmerà anche la sceneggiatura. Le riprese dovrebbero cominciare nei prossimi mesi. Hulu ha chiesto otto episodi di un’ora ciascuno. La descrizione ufficiale spiega che la serie “è basata sulla storia vera di come la Knox è stata erroneamente condannata per l’omicidio di Meredith e descrive la sua odissea di sedici anni per liberarsi da questo enorme peso”. Molti però nonostante l’assoluzione definitiva non sono convinti dell’estraneità della donna.
In dicembre Amanda aveva detto di esser pronta a tornare in Italia per difendersi dall’accusa di avere calunniato il musicista di origine congolese Patrick Lumumba nella fase iniziale dell’indagine. Un reato, quello di calunnia, che è costato all’americana una condanna (già scontata) a tre anni di reclusione ora annullata dalla Cassazione che ha disposto un nuovo esame degli atti a Firenze. Il nuovo processo prenderà il via, sempre a Firenze, il 10 aprile.
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