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OSCAR 2024 ECCO CHI È IN POLE POSITION


Si sta per alzare il sipario della 96esima edizione degli Oscar. La kermesse sarà trasmessa in diretta televisiva al nuovo orario delle 19:00 EDT/16:00 PDT domenica 10 marzo dal Dolby® Theatre dell’Ovation Hollywood. Negli Usa sarà l’emittente Abc a trasmettere la cerimonia, mentre in Italia andrà in onda su Rai1 (ma sarà disponibile in streaming anche su Rai Play), per la prima volta dopo circa vent’anni di dominio di Sky. In attesa di conoscere i vincitori ufficiali del premio più ambito, impazzano pronostici e indiscrezioni sui candidati all’Oscar. Oppenheimer, uno dei grandi successi dell’anno che ha incassato quasi un miliardo di dollari in tutto il mondo, continua a essere in pole-position per la vittoria e, dopo ben cinque nomination senza seguito e ora potrebbe regalare la prima statuetta anche a Christopher Nolan. Anche sul biotic Maestro, diretto e interpretato da Bradley Cooper, incentrato sul matrimonio del direttore d’orchestra e compositore Leonard Bernstein con l’attrice Felicia Montealegre i pronostici sono ottimi. Il film presentato in anteprima il 2 settembre 2023 in concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e successivamente proposto in distribuzione limitata nelle sale statunitensi dal 22 novembre dello stesso anno, prima di essere reso disponibile sulla piattaforma Netflix il 20 dicembre 2023, è stato accolto positivamente dalla critica e unanime sono state le lodi per le interpretazioni di Cooper e Mulligan. L’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes riporta il 79% di recensioni positive, con un punteggio medio di 7,5 su 10 basato su 314 recensioni. Metacritic invece riporta un punteggio di 78 su 100 basato su 48 recensioni. Nel campo largo di ipotesi anche sul film Barbie diretto da Greta Gerwig, soffiano venti positivo. Il  film distribuito in Italia dal 20 luglio, ha incassato 1,18 miliardi di dollari a livello internazionale, di cui 657,6 milioni di dollari fuori dagli Stati Uniti.

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, grande affresco su come i nativi americani siano stati uccisi dai bianchi allo scopo di impossessarsi dei loro diritti petroliferi, potrebbe essere una sorpresa dopo la delusione per Irishman, sarebbe una svolta per il regista americano, che ha vinto un solo Oscar in mezzo secolo. Il film ha ben 10 nomination, ma non quella per la sceneggiatura non originale e l’attore protagonista Leonardo DiCaprio.  Povere creature!, vincitore del Leone d’Oro a Venezia, è il film che potrebbe sparigliare le carte: il regista Yorgos Lanthimos e il suo fantasy horror con nel cast Emma Stone e Mark Ruffalo potrebbe stupire dicono alcuni critici cinematografici.

Fra gli outsider gettonatissimi il delicato e romantico Past lives, opera prima di Celine Song, sudcoreana naturalizzata canadese che segue le vite di due amici nel corso di 24 anni, e The Holdovers, che segna il ritorno di Alexander Payne e racconta un surreale Natale del 1970 in cui si ritrovano, controvoglia, un ragazzo problematico, un professore burbero e una cuoca con il figlio disperso in Vietnam. Una sorpresa potrebbe regalarla anche Anatomia di una caduta, film diretto da Justine Triet, vincitrice della Palma d’oro al Festival di Cannes. Ma se dovesse esserci qualcosa di sconvolgente, probabilmente sarà Poor Things, che ha il secondo maggior numero di nomination (11), a fare notizia.

Passando agli attori, Cillian Murphy che ha vinto i premi Golden Globe, BAFTA e SAG come attore drammatico per la sua interpretazione in Oppenheimer, alla sua prima nomination è in pole position.  Poi c’è Paul Giamatti, che dopo essere stato in corsa solo una volta (come attore non protagonista in Cinderella Man), ha vinto un Golden Globe nella categoria commedia e ha poi battuto Murphy negli spesso predittivi Critics Choice Awards. Annette Bening è stata nominata cinque volte, il suo lavoro in Nyad è coraggioso, rischioso e sorprendente, ma quel film è l’unico nella categoria non nominato come miglior film, quindi è una montagna difficile da scalare (basta chiedere a Glenn Close). Un’altra quotatissima è Emma Stone, la cui interpretazione è stata ampiamente considerata la più originale e creativa. Però la Stone ha vinto solo pochi anni fa ed è ancora giovane. La giuria potrebbe poi voler premiare Hüller, che figura in due nomination come miglior film (Anatomy of A Fall e The Zone of Interest). Infine, come ha notato Meryl Streep nel suo discorso al Palm Springs Film Festival, lo squisito ruolo di supporto di Carey Mulligan in Maestro potrebbe non passare inosservato.

Tra gli attori non protagonisti con maggiori preferenze risultano Robert Downey Jr., vincitore di Globes, Critics Choice, SAG e BAFTA e Ryan Gosling esilarante in Barbie. Mentre Mark Ruffalo (Poor Things), che è benvoluto ma anche lui deve affrontare una strada in salita. 

La corsa per la migliore fotografia si restringe a un paio di film epici con 23 nomination in totale: Oppenheimer di Hoyte van Hoytema e Killers of the Flower Moon di Rodrigo Prieto, anche se l’epico western di Scorsese potrebbe anche battere entrambi. D’altra parte, questo riconoscimento spesso va al vincitore del miglior film, anche se non sempre. Tuttavia, Oppenheimer di Van Hoytema è stato strepitoso e ha vinto il premio ASC lo scorso fine settimana. Dopo aver perso la sua prima nomination per Dunkerque di Nolan, e questo potrebbe essere il suo anno.

Il più probabile vincitore nella categoria internazionale, nominato anche nella categoria Miglior film, quest’anno è The Zone of Interest. Per la categoria film di animazione il film Spider-Man: Across the Spider-Verse, sequel acclamato dalla critica del precedente vincitore dell’Oscar, Spider-Man: Across the Spider-Verse, pare quello che finirà sotto i riflettori. Passando al miglior trucco e acconciatura Golda è una candidata ben scelta qui, e il trucco ricorda anche che la sua star Helen Mirren è stata derubata di una meritata nomination come migliore attrice. Due i candidati al miglior film qui che hanno maggiori probabilità di sfidarsi: Maestro , da quel maestro del trucco protesico Kazu Hiro, e il vincitore del BAFTA Poor Things.

Nella categoria miglior cortometraggio animato Our Uniform è un cartone animato di sei minuti sulla difficile situazione delle donne in Iran in relazione alle restrizioni sulla moda, e Letter To A Pig è potente, sorprendente e piuttosto strano. Pachyderme fonde splendide animazioni per raccontare la storia della visita di una giovane ragazza a suo nonno. Novantacinque sensi di Jerusha e Jared Hess narrato da un uomo più anziano che racconta la storia della sua vita attraverso i cinque sensi, trasformandola in una storia divertente ha forti possibilità. Ma il meglio pare essere  War Is Over, creativo, commovente, ispirato dalla musica di John e Yoko. Sean Lennon e Yoko Ono sono anche i produttori esecutivi di questo film memorabile che è assolutamente da vedere, soprattutto di questi tempi.



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