Grande serata quella della 96esima edizione degli Oscar, presentata per la quarta volta dal conduttore statunitense Jimmy Kimmel che prima di dare il via alle premiazioni, ha parlato degli ultimi 12 mesi nell’industria cinematografica ricordando gli scioperi che hanno bloccato Hollywood, rendendo omaggio agli sforzi compiuti per raggiungere l’obiettivo di far avere un trattamento equo ad attori e scrittori. Riflessioni serie spezzate, per forza di cose, anche da qualche battuta. Kimmel infatti ha poi aggiunto: “Gli attori potrebbero smettere di preoccuparsi di “essere sostituiti dall’intelligenza artificiale” e tornare a preoccuparsi di essere sostituiti da persone più giovani e più attraenti”. Poi il via alle premiazioni. Con un grande vincitore Oppenheimer annunciato da Al Pacino, apparso un po’ disorientato sul palco, che ha ottenuto ben sette premi tra cui quello miglior film e miglior attore protagonista: Cillian Murphy, per la sua acclamata interpretazione del fisico teorico J Robert Oppenheimer. L’attore ha detto di essere “sopraffatto” per aver vinto, aggiungendo: “Sono un irlandese molto orgoglioso di essere qui stasera”. Ha ringraziato il regista Christopher Nolan e la produttrice Emma Thomas per “il viaggio più selvaggio, esilarante e creativamente soddisfacente che mi hai portato a fare”. Murphy ha anche reso omaggio a “ogni singolo membro della troupe e del cast, mi avete portato avanti”. E poi ha concluso: “Abbiamo realizzato un film sull’uomo che ha creato la bomba atomica e, nel bene e nel male, viviamo tutti nel mondo di Oppenheimer, quindi vorrei dedicarlo agli operatori di pace di tutto il mondo”. Il film, che ha avuto 13 nomination, ha vinto anche per le categorie il miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr), ha vinto il premio come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione del funzionario del governo americano Lewis Strauss in Oppenheimer. Ritirando il premio, l’attore ha scherzato dicendo: “Vorrei ringraziare la mia terribile infanzia e l’Accademia, in quest’ordine. Avevo bisogno di questo lavoro più di quanto lui avesse bisogno di me”. La star ha anche reso omaggio a sua moglie Susan, con una frase molto romantica: “Lei mi ha amato riportandolo in vita, ecco perché sono qui”. Downey Jr, meglio conosciuto per la sua interpretazione di Iron Man della Marvel, ha goduto di un grande successo a Hollywood dopo gravi problemi di dipendenza dalla droga più di due decenni fa, che lo hanno visto scontare una pena detentiva dopo aver saltato i test antidroga ordinati dal tribunale. L’attore al termine del suo discorso ha detto: “Ciò che facciamo è significativo e ciò che decidiamo di fare è importante”. Inoltre Oppenheimer ha vinto anche il premio come miglior regista, oltre che per il montaggio, la fotografia e la colonna sonora originale. Tuttavia, ha perso in altre categorie tecniche, non riuscendo perciò a ottenere un numero record di vittorie. Il regista del film commentando il premio ricevuto ha detto: “Grazie a coloro che sono stati lì per me, hanno creduto in me per tutta la mia carriera”. Rivolgendosi all’Academy ha aggiunto: “I film hanno poco più di 100 anni, non sappiamo dove porterà questo incredibile viaggio da qui, ma sapere che pensate che io sia una parte significativa di esso significa che il mondo per me”. Accettando il premio, anche la produttrice Emma Thomas ha espresso il suo pensiero: “Penso che chiunque di noi che fa film sogni questo momento. Ma sembrava così improbabile che potesse mai realmente accadere”.
Al Pacino (foto in alto) e (sotto) il tutto il cast di Oppenheimer
Emma Stone, che ha vinto il suo secondo Oscar per il suo ruolo in Poor Things, come miglior attrice, dopo la precedente vittoria per La La Land nel 2017, è apparsa emozionatissima e un po’ imbarazzata quando si è accorta che il suo abito si era slacciato sulla schiena. “Questo è davvero travolgente”, ha detto la Stone nel suo discorso. “Sono profondamente onorata di condividere tutto questo con ogni membro del cast, membro della troupe, ogni persona che ha riversato il proprio amore, cura e genialità nella realizzazione di questo film”. Il film di Yorgos Lanthimos che narra la storia di un bambino il cui cervello è stato impiantato nel corpo di una donna adulta, che poi intraprende un’avventura alla scoperta del mondo, rientra fra i più premiati, vincendo anche il premio per la migliore scenografia, trucco e costumi. E per la categoria migliore attrice non protagonista il cui premio è andato alla star di The Holdovers, Da’Vine Joy Randolph per la sua interpretazione di una chef scolastica che sta cercando di affrontare la morte di suo figlio. Nel suo discorso di ringraziamento, la Randolph ha detto al pubblico: “Per così tanto tempo ho sempre desiderato essere diversa. E ora mi rendo conto che avevo solo bisogno di essere me stessa, e vi ringrazio per avermi vista”. Barbie, il film con i maggiori incassi dello scorso anno, invece ha ricevuto un solo premio per la migliore canzone originale What Was I Made For? scritta da Billie Eilish e suo fratello Finneas. La Eilich mentre ritirava il premio con suo fratello e collaboratore Finneas O’Connell, ha ringraziato tutti dicendo: “Grazie mille all’Academy, non me lo aspettavo, mi sento così incredibilmente fortunata e onorata”. L’attore Ryan Gosling, che ha vinto l’Oscar per la migliore performance, a metà serata, ha letteralmente rubato la scena cantando l’inno di Barbie I’m Just Kenvestito di rosa scintillante.
Il regista e produttore cinematografico Martin Scorsese, nonostante fosse in lizza per 10 premi, con il suo film Killers of the Flower Moon, è invece tornato a casa a mani vuote visibilmente deluso nel corso delle premiazioni. The Zone of Interest ha vinto per il miglior suono ed è diventato il primo film britannico a vincere anche nella categoria il miglior film internazionale. Nel suo discorso di accettazione, il regista Jonathan Glazer ha criticato Israele e la guerra in corso a Gaza. Il premio per il miglior documentario è andato a 20 Days In Mariupol. Il regista Mstyslav Chernov ha detto al pubblico di essere “onorato” di diventare il primo vincitore ucraino dell’Oscar. “Probabilmente sono il primo regista su questo palco a dire che vorrei non aver mai realizzato questo film”, ha detto, aggiungendo: “Vorrei poterlo scambiare con la Russia che non attaccherà mai l’Ucraina, non occuperà mai le nostre città”.
Anatomy of a Fall, che racconta la storia di una donna accusata di aver ucciso suo marito, con l’unico testimone nelle vicinanze il figlio non vedente, ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale. La regista e co-sceneggiatrice del film Justine Triet ritirando il premio scherzando sulla sua età ha detto: “Ecco ora questo Oscar mi farà a superare le mie crisi di mezza età”.
American Fiction è stata nominata miglior sceneggiatura adattata. Lo scrittore Cord Jefferson ritirando il premio ha detto: “Ho raccontato molto di quante persone hanno rifiutato questo film quando ne ho parlato con loro, non voglio sembrare vendicativo, ma oggi sono felice di dire che per fortuna alla fine ci sono molte persone là fuori che hanno voluto darmi l’opportunità che mi ha permesso di essere qui”. Lo scrittore ha detto di aver capito che Hollywood “è un’industria avversa al rischio”, ma ha detto che gli studi cinematografici dovrebbero commissionare più film su scala ridotta. “Invece di realizzare un film da 200 milioni di dollari, sarebbe bello che si iniziasse a realizzarne 20 da 10 milioni di dollari”.
Il film fantasy giapponese The Boy and the Heron, che ha celebrato il ritorno al cinema dell’ottantrenne Hayao Miyazaki, ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione, surclassando la concorrenza di Spider-Man: Across the Spider-Verse. Il regista Wes Anderson ha vinto il suo primo Academy Award nella categoria cortometraggi live action per La meravigliosa storia di Henry Sugar, basato sulla storia di Roald Dahl.
Jimmy Kimmel
Tra una presentazione e l’altra Kimmel ha fatto notare che i film nominati “erano troppo lunghi quest’anno”, aggiungendo: “Quando sono andato a vedere Killers of the Flower Moon, ho ricevuto la mia posta inoltrata al cinema. Killers of the Flower Moon è così lungo che potresti andare in Oklahoma e risolvere gli omicidi da solo”. Il presentatore verso la fine della cerimonia, ha letto un post online dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che si era lamentato della performance di Kimmel e rispondendo alla diretta di Trump, ha replicato: “Grazie presidente Trump, grazie per la visione, sono sorpreso che tu sia ancora sveglio, non è un po’ tardi in prigione?”
Sean Lennon secondo figlio di John Lennon, supportato online anche dal fratello Julian, ritirando il premio per il suo corto War Is Over! realizzato con Yoko Ono, prima di congedarsi dal palco ha fatto gli auguri alla madre sia per la festa della mamma e sia per i suoi 91 anni appena compiuti. Toccante l’esibizione di Andrea Bocelli e il figlio Andrea che durante gli “in memoriam”, hanno cantato magistralmente il brano: Con te partirò per ricordare i personaggi dello spettacolo scomparsi nell’ultimo anno, salutati con una platea che si è alzata in piedi per applaudirli.
Tra i grandi esclusi dalle premiazioni anche Bradley Cooper, arrivato sul red carpet degli Oscar 2024 con la madre e non con la nuova compagna la modella Gigi Hadid. Al suo film Maestro, che ha ricevuto ben 12 nomination, non è stata assegnata alcuna statuetta. Ma la sua interpretazione è stata magistrale.
Migliore film
Winner: Oppenheimer
American Fiction
Anatomy of a Fall
Barbie
The Holdovers
Killers of the Flower Moon
Maestro
Past Lives
Poor Things
The Zone of Interest
Migliore attrice protagonista
Winner: Emma Stone – Poor Things
Annette Bening – Nyad
Lily Gladstone – Killers of the Flower Moon
Sandra Huller – Anatomy of a Fall
Carey Mulligan – Maestro
Migliore attore protagonista
Winner: Cillian Murphy – Oppenheimer
Bradley Cooper – Maestro
Colman Domingo – Rustin
Paul Giamatti – The Holdovers
Jeffrey Wright – American Fiction
Migliore attrice non protagonista
Winner: Da’Vine Joy Randolph – The Holdovers
Emily Blunt – Oppenheimer
Danielle Brooks – The Color Purple
America Ferrera – Barbie
Jodie Foster – Nyad
Migliore attore non protagonista
Winner: Robert Downey Jr – Oppenheimer
Sterling K Brown – American Fiction
Robert De Niro – Killers of the Flower Moon
Ryan Gosling – Barbie
Mark Ruffalo – Poor Things
Miglior regia
Winner: Oppenheimer – Christopher Nolan
Anatomy of a Fall – Justine Triet
Killers of the Flower Moon – Martin Scorsese
Poor Things – Yorgos Lanthimos
The Zone of Interest – Jonathan Glazer
Migliore canzone originale
What Was I Made For? – Barbie (Billie Eilish, Finneas O’Connell)
The Fire Inside – Flamin’ Hot (Diane Warren)
I’m Just Ken – Barbie (Mark Ronson, Andrew Wyatt)
It Never Went Away – American Symphony (Jon Batiste, Dan Wilson)
Wahzhazhe (A Song For My People) – Killers of the Flower Moon (Scott George)
Migliora colonna sonora originale
Winner: Oppenheimer
American Fiction
Indiana Jones and the Dial of Destiny
Killers of the Flower Moon
Poor Things
Migliore sceneggiatura non originale
Winner: American Fiction
Barbie
Oppenheimer
Poor Things
The Zone of Interest
Migliore sceneggiatura originale
Winner: Anatomy of a Fall
The Holdovers
Maestro
May December
Past Lives
Migliore film internazionale
Winner: The Zone of Interest
Io Capitano
Perfect Days
Society of the Snow
The Teachers’ Lounge
Miglior film di animazione
Winner: The Boy and the Heron
Elemental
Nimona
Robot Dreams
Spider-Man: Across the Spider-Verse
Miglior documentario
Winner: 20 Days in Mariupol
Bobi Wine: The People’s President
The Eternal Memory
Four Daughters
To Kill a Tiger
Miglior fotografia
Winner: Oppenheimer
El Conde
Killers of the Flower Moon
Maestro
Poor Things
Al miglior sonoro
Winner: The Zone of Interest
The Creator
Maestro
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
Oppenheimer
Miglior Montaggio
Winner: Oppenheimer
Anatomy of a Fall
The Holdovers
Killers of the Flower Moon
Poor Things
Migliori effetti speciali
Winner: Godzilla Minus One
The Creator
Guardians of the Galaxy Vol. 3
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
Napoleon
Migliori costumi
Winner: Poor Things
Barbie
Killers of the Flower Moon
Napoleon
Oppenheimer
Migliore scenografia
Winner: Poor Things
Barbie
Killers of the Flower Moon
Napoleon
Oppenheimer
Miglior trucco e acconciatura
Winner: Poor Things
Golda
Maestro
Oppenheimer
Society of the Snow
Miglior cortometraggio d’animazione
Winner: War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko
Letter to a Pig
Ninety-Five Senses
Our Uniform
Pachyderme
Miglior cortometraggio documentario
Winner: The Last Repair Shop
The ABCs of Book Banning
The Barber of Little Rock
Island In Between
Nǎi Nai and Wài Pó
Miglior cortometraggio live action
Winner: The Wonderful Story of Henry Sugar
The After
Invincible
Knight of Fortune
Red, White and Blue
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