Ieri Donald Trump se l’è presa via Social con Juan M. Merchan, il giudice di New York che lo ha messo sotto ordine di silenzio e che sarà la pedina più importante del processo penale dove l’ex presidente vestirà i panni di imputato a partire dal 15 aprile.
In un post sul suo social media Truth, Trump ha potestato contro l’ordine di silenzio chiesto dal giudice e al quale l’ex presidente dovrà attenersi fino all’inizio del processo. Trump, letteralmente fuori dai gangheri, ha scritto che il comportamento di Merchan sarebbe influenzato dagli interessi di sua figlia che è un consulente politico e una sostenitrice del partito democratico. Citando poi l’ordine di silenzio emesso martedì lo ha definito: “illegale, antiamericano, incostituzionale”. Aggiungendo: “Merchan sta tentando erroneamente di privarmi del mio diritto, previsto dal Primo Emendamento, di esprimermi contro l’arma delle forze dell’ordine per conto dei rivali democratici”, ha tuonato.
Trump ha proseguito dicendo che la figlia di Merchan, Loren Merchan, la cui azienda ha lavorato per campagne politiche a sostegno per il presidente Joe Biden e altri democratici, aveva recentemente pubblicato una foto sui social media raffigurante il suo “ovvio obiettivo” di vederlo incarcerato.
In risposta alle accuse di Trump, un portavoce della corte di Al Baker con una dichiarazione ha replicato dicendo che l’affermazione dell’ex presidente era falsa perché l’account sui social media a cui lui faceva riferimento non apparteneva più alla Merchan aggiungendo che evidentemente qualcuno lo stava usando nonostante lei lo avesse cancellato circa un anno fa.
Il fatto comunque innegabile è che un account X con il nome “LM” ha davvero mostrato come immagine del proprio profilo una foto che raffigurava Trump dietro le sbarre di una prigione. Successivamente lo scatto è stato cambiato con l’immagine del vicepresidente Kamala Harris da bambina. Quindi chi ha pubblicato quella foto?
La società di consulenza di Loren Merchan ha reso noto che la Merchan è rimasta collegata a quell’account fino all’aprile 2023, poi lo ha cancellato. Ora bisognerebbe capire se i nomi degli utenti su X possono davvero essere rilevati da altri utenti dopo essere stati eliminati.
L’altra domanda che sorge ora spontanea è: ma se Trump è sottoposto a un ordine di silenzio come può accusare addirittura via Social la figlia del giudice che tratterà il suo caso?
L’ordine di silenzio, richiesto dai pubblici ministeri, di fatto impedisce a Trump di fare o ordinare ad altre persone di rilasciare dichiarazioni pubbliche a suo nome su giurati e potenziali testimoni nel processo come il suo avvocato diventato nemesi Michael Cohen e la porno star Stormy Daniels . Vieta inoltre qualsiasi dichiarazione intesa a interferire o molestare il personale del tribunale, la squadra della procura o le loro famiglie. Quindi Trump non potrebbe fare commenti sulla Merchan.
Ma Trump è Trump e lui come un caterpillar spesso passa sopra regole che ritiene ingiuste e limitanti. Soprattutto quando ha in ballo ha un grande obiettivo.
“Lasciatemi capire bene”, ha scritto Trump su Truth Social, “la figlia del giudice può pubblicare foto del suo ‘sogno’ di mettermi in prigione… ma a me non è permesso di parlare degli attacchi contro di me e di quei pazzi che cercano di distruggere la mia vita e di impedirmi di vincere le elezioni presidenziali del 2024, che sto dominando?”.
Ora la sua attenzione nei confronti della figlia di Merchan e il fatto che il giudice che dovrà giudicarlo in passato abbia fatto piccole donazioni per cause democratiche sono due argomentazioni che gli avvocati del tycoon vogliono far pesare nella causa penale. Ma Merchan in queste ore ha difeso a spada tratta la sua “capacità di essere giusto e imparziale” e in una recente intervista, ha dichiarato all’Associated Press che lui e il suo staff stanno lavorando diligentemente per prepararsi allo storico primo processo contro un ex presidente. “Vogliamo rispettare la legge. Vogliamo che sia fatta giustizia” ha detto il giudice.
Per Trump questa sarà la prima delle quattro cause penali che dovrà affrontare . Quale l’accusa? Quella di avere falsamente registrato i pagamenti che fece al suo avvocato personale Michael Cohen registrandoli come spese legali nei libri contabili della sua azienda quando invece quei soldi erano serviti per la sua campagna elettorale del 2016 e poi per liquidare la pornostar Stormy Daniels con $ 130.000 in cambio del suo silenzio riguardo le loro passate frequentazioni sessuali.
Trump lo scorso aprile si è dichiarato non colpevole di ben 34 capi di imputazione tra questi la falsificazione di documenti aziendali, un reato punibile fino a quattro anni di carcere. Ha negato di avere fatto sesso con la Daniels e i suoi avvocati hanno affermato che i pagamenti a Cohen erano spese legali legittime, e non somme da nascondere. Ora bisogna solo attendere l’inizio del processo per vedere quali assi nella manica avrà il tycoon che annuncia già grandi sorprese.
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