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TRUMP, ANCHE SE TRUTH PERDE IN BORSA, LUI ORA È TRA I 500 UOMINI PIÙ RICCHI AL MONDO


Lunedì l’annuncio che ha reso noto che Truth Social la società di social media di Donald Trump l’anno scorso ha perso 58,2 milioni di dollari e il commento di un revisore dei conti che ha rivelato “dubbi sostanziali” sulla sua capacità di continuare a operare, ha dato un duro colpo alle sue azioni che sono scese fino al 25%. Sebbene gli oltre 4 milioni di dollari di vendite rappresentino una crescita significativa rispetto agli 1,47 milioni di dollari del 2022, la profondità delle sue perdite sono un’evidenza ineludibile. Le perdite nette di Trump Media sono state pari a 58,2 milioni di dollari nel 2023. Escludendo le spese per interessi sul debito, l’azienda ha registrato perdite operative di 16 milioni di dollari, leggermente in calo rispetto ai 23,2 milioni di dollari del 2022.

Un’impennata del mercato volatile negli ultimi mesi ha tuttavia trasformato Trump Media in un cosiddetto “meme stock” , potenziato dai meme di Internet – pubblicati, nel suo caso, su piattaforme tra cui Truth Social – spingendo gli investitori al dettaglio ad acquistarlo. Trump ha una vasta partecipazione in Trump Media e il suo arrivo sul mercato gli ha fruttato una fortuna multimiliardaria. Quando finalmente si è unito a Digital World lunedì scorso, Bloomberg ha affermato che l’ex presidente, per la prima volta, era entrato a far parte delle 500 persone più ricche del mondo. La cosa bizzarra è che ora Trump non è in grado di vendere la sua partecipazione e avrà bisogno che le azioni continuino a essere scambiate ai livelli ai quali sono aumentate negli ultimi mesi se vuole raccogliere miliardi di dollari da una vendita. John Rekenthaler, vicepresidente per la ricerca di Morningstar, ha recentemente sostenuto che Trump Media è simile a una criptovaluta. “Come con il bitcoin, le persone acquistano Trump Media non per flussi di cassa futuri ma perché: 1) si aspettano che il suo prezzo aumenti e 2) sentono un’affiliazione per l’asset”, ha scritto.

Gli sforzi di Trump ora sono però concentrati sulla corsa alla Casa Bianca le cui elezioni si terranno il prossimo novembre e le sue primarie necessità hanno un altro primario obiettivo: riuscire a pagare le ingenti spese legali cui deve fare fronte. Primo debito sostanzioso i 454 milioni di dollari per il  caso di frode civile, per il quale però i giudici della corte di appello gli hanno recentemente gettato in un’ancora di salvezza concedendogli 10 giorni per garantire una cauzione molto più piccola di 175 milioni di dollari.



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