Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni con il Presidente del Gruppo della Banca africana di sviluppo (AfDB) Akinwumi A. Adesina
Si è concluso oggi a Borgo Ignazia, in provincia di Brindisi, in Puglia, con la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi G7. Nella terza giornata dedicata ai bilaterali, il Presidente del Consiglio ha incontrato il Presidente del Gruppo della Banca africana di sviluppo (AfDB) Akinwumi A. Adesina, il Primo Ministro del Canada Justin Trudeau, il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare Abdelmadjid Tebboune, il Presidente della Repubblica Federale del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e, infine, il Presidente della Banca Mondiale Ajay Banga.
Giovedì 13, dopo la cerimonia di accoglienza e la foto di famiglia, i lavori del Vertice hanno preso il via con le sessioni “Africa, cambiamento climatico e sviluppo”, “Medio Oriente” e “Ucraina”, a cui ha partecipato il Presidente Zelensky. I lavori si sono conclusi con il Side event on the G7 Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII). In serata, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto i Leader G7 al Castello Svevo di Brindisi per la cena ufficiale.
Venerdì 14, si sono tenute le sessioni di lavoro su “Migrazioni”, “Indo-Pacifico e sicurezza economica”. Successivamente, il Presidente Meloni ha accolto Sua Santità Papa Francesco, i Capi di Stato e di Governo dei Paesi outreach e i rappresentanti delle Organizzazioni internazionali invitati a partecipare alla sessione “Intelligenza Artificiale, Energia, Africa/Mediterraneo”. A margine, gli incontri bilaterali con il Presidente degli Stati Uniti d’America Biden, il Primo Ministro dell’India Modi, e il Primo Ministro del Giappone Kishida.
Al termine dell’incontro in Puglia, il Gruppo dei Sette (G7) ha adottato l'”Apulia G7 Leaders’ Communiqué” un accordo globale che sancisce obiettivi importanti da raggiungere. Partendo da quello di rispettare la Carta delle Nazioni Unite per salvaguardare la pace e la sicurezza internazionale sostenendo un ordine internazionale libero e aperto basato però su regole ben precise. Con l’impegno di essere solidali nel sostenere la lotta dell’Ucraina per la libertà e la sua ricostruzione per tutto il tempo necessario decidendo, in presenza del presidente Zelenskyj, di mettere a disposizione circa 50 miliardi di dollari sfruttando le entrate straordinarie derivanti dal patrimonio sovrano russo immobilizzato per inviare anche un segnale inequivocabile al presidente Putin.
Altro importante obiettivo di cui si è discusso, il cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi puntando a un percorso credibile verso la pace che conduca a una soluzione a due Stati, mettendo fra le priorità l’assistenza umanitaria. Poi un occhio di riguardo è stato volto verso i paesi africani, in uno spirito di partenariato equo e strategico al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e una crescita industriale alle loro popolazioni, investendo in infrastrutture sostenibili, anche attraverso il PGII, lanciato con l’iniziativa Energy for Growth in Africa, insieme a diversi partner africani. Con l’obiettivo di creare banche multilaterali di sviluppo migliori, più grandi e più efficaci, consentendo alla Banca Mondiale di aumentare i suoi prestiti di 70 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, aiutando i paesi a investire nel loro futuro e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), rafforzando la sicurezza alimentare globale e migliorare la resilienza climatica, promuovendo una crescita economica globale forte e inclusiva, mantenendo la stabilità finanziaria e investendo nelle nostre economie per promuovere l’occupazione e accelerare la transizione verso il digitale e l’energia pulita adottando misure concrete per affrontare la triplice crisi del cambiamento climatico, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità, anche presentando ambiziosi contributi determinati a livello nazionale allineati all’obiettivo 1,5°C.
E altro argomento focale, l’impegno collettivo per una cooperazione rafforzata volta ad affrontare la migrazione, le nuove sfide cogliendo le opportunità che essa presenta, in partenariato con i paesi di origine e di transito. Aumentando gli sforzi per migliorare la gestione delle frontiere e frenare la criminalità organizzata transnazionale e sui percorsi sicuri e regolari per la migrazione. Lanciando la Coalizione del G7 per prevenire e contrastare il traffico di migranti. Tra le presenze eccellenti in primis Sua Santità Papa Francesco e poi i leader di alcuni stati: Algeria, Argentina, Brasile, India, Giordania, Kenya, Mauritania, Tunisia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.
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