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Regno Unito, grande vittoria dei laburisti, Starmer sarà primo ministro


Il partito laburista vince a valanga le elezioni generali nel Regno Unito e Keir Starmer, deputato alla Camera dei Comuni dal 2015 e dal 4 aprile 2020 capo del Partito Laburista, sarà il nuovo primo ministro. “Ce l’abbiamo fatta! Il cambiamento inizia ora”, ha detto il leader laburista rivolto ai sostenitori in festa nel centro di Londra, ai quali ha promesso un “rinnovamento nazionale” dopo 14 anni di governo conservatore. “Hai fatto campagna per questo, hai combattuto per questo, hai votato per questo e ora è arrivato. Il cambiamento inizia ora”, ha detto Starmer allo staff del Labour. “È una bella sensazione, devo essere onesto… Ecco a cosa serve. Un partito laburista cambiato, pronto a servire il nostro paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori”, ha aggiunto, avvertendo tuttavia che avere “un mandato come questo comporta una grande responsabilità”. Parlando pochi istanti dopo che il Primo Ministro Rishi Sunak che ha ammesso la sconfitta, Starmer ha detto: “Il nostro compito non è niente di meno che rinnovare le idee che tengono unito questo Paese. Rinnovamento nazionale. Se lavori duro, se giochi secondo le regole, questo Paese dovrebbe darti una giusta possibilità di andare avanti… Dobbiamo ripristinarlo. Dobbiamo riportare la politica al servizio pubblico”, ha aggiunto, “dimostrare che la politica può essere una forza per il bene. Non ci sono dubbi, questa è la grande prova per la politica in questa era. La lotta per la fiducia è la battaglia che definisce la nostra epoca”.

Rishi Sunak ammette la sconfitta

Il primo ministro Rishi Sunak ha ammesso la sconfitta. “Mi dispiace”, ha detto alle persone presenti allo scrutinio nel suo seggio. “Il partito laburista ha vinto queste elezioni generali”, ha aggiunto, spiegando di aver chiamato Keir Starmer per congratularsi con lui. “Oggi il potere cambierà mano in modo ordinato e pacifico. Il popolo britannico ha emesso un verdetto serio stasera. C’è molto da imparare e su cui riflettere, e mi assumo la responsabilità della perdita”, ha affermato. Sunak alle 10,30 è uscito da Downing Street (le 11.30 in Italia), per recarsi a Buckingham Palace da re Carlo III, e consegnare le dimissioni. Il nuovo primo ministro laburista Keir Starmer, dopo essere stato nominato dal sovrano, dovrebbe invece entrare al numero 10 alle 13.20 ora italiana.

I risultati

Gli ultimi dati della Bbc prevedono che i laburisti ottengano 410 seggi. I conservatori si fermerebbero a 116 su un totale di 650 mentre proseguono le operazioni di scrutinio. Record negativo per l’affluenza, al minimo in oltre 20 anni: secondo i dati diffusi e non ancora definitivi, sulla base di 630 dei 650 seggi scrutinati, ieri alle urne si è recato il 59,8% degli elettori, in netto calo rispetto al 67,3% del 2019. Se quella percentuale sarà confermata, si tratterà dell’affluenza più bassa dal 59,4% del 2001. Tra i risultati più schiaccianti, quello dell’ex premier britannica conservatrice Liz Truss che ha perso il seggio nella circoscrizione di South West Norfolk, che va ai laburisti, a Terry Jermy. Secondo il Guardian è stata sconfitta dai laburisti per 630 voti. Qui, osserva il giornale, gli elettori hanno inferto “uno dei colpi più forti” ai conservatori in una notte “disastrosa” per il partito. Tra le vittime di spicco ci sono Penny Mordaunt, Grant Shapps e Jacob Rees-Mogg.

Sono 14 i ministri del governo conservatore di Rishi Sunak che hanno perso il seggio nel voto di ieri che rappresenta la peggior sconfitta per i Tories dal 1832. Lo riferisce la Bbc, secondo cui tra i ‘perdenti’ ci sono il ministro della Difesa Grant Shapps, la ministra dell’Istruzione Gillian Keegan, il ministro per la Scozia Alistair Jack, e la leader della Camera dei comuni, Penny Mordaunt.

Un passo indietro….

Le elezioni anticipate erano state annunciate dal primo ministro Rishi Sunak  un mese fa a Downing Street sotto la pioggia battente. Una decisione del premier che aveva colto di sorpresa buona parte del mondo politico, inclusi vari deputati Tory che avevano stigmatizzato questa scelta, facendo sapere, dietro copertura di anonimato, di considerare “una pazzia” la decisione di Sunak. Non tanto per avere deciso di far andare gli elettori ai seggi in piena estate, decisione tra l’altro del tutto inusuale per il Regno Unito, ma per avere fatto un passo avanti verso un destino ineludibile, che avrebbe portato i laburisti alla vittoria, com’è poi successo.



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