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Trump diventa ufficialmente un candidato repubblicano in corsa per la Casa Bianca e nomina come suo vice, James David Vance


Oggi la convention repubblicana di Milwaukee ha approvato formalmente la nomination di Donald Trump come candidato per la Casa Bianca. E l’ex presidente quasi contestualmente ha annunciato la nomina del suo vice: James David Vance, 39 anni, ex venture capitalist, da un anno senatore dell’Ohio, noto per il suo memoir bestseller del 2016 ‘Hillbilly Elegy’, una ‘Elegia americana’ che racconta una famiglia e una cultura (quella degli Appalachi) in crisi. In passato era stato tra i critici del tycoon. Ma il suo è un nome che sa mobilitare la base, che può attrarre i voti della cruciale Rust Belt anche se non ha un’eccessiva esperienza politica. 

 “Dopo lunghe deliberazioni e riflessioni, e considerando gli straordinari talenti di molti altri, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la carica di vicepresidente degli Stati Uniti è il senatore J.D. Vance del grande Stato dell’Ohio. J.D. ha servito con onore il nostro Paese nel Corpo dei Marines, si è laureato in due anni alla Ohio State University, summa cum laude, e si è laureato alla Yale Law School, dove è stato redattore dello Yale Law Journal e presidente della Yale Law Veterans Association”, scrive Trump su Truth. “Il libro di J.D., ‘Hillbilly Elegy’, – prosegue – è diventato un grande bestseller e un film, poiché difendeva gli uomini e le donne laboriosi del nostro Paese. J.D. ha avuto una carriera imprenditoriale di grande successo nel campo della tecnologia e della finanza e ora, durante la campagna, si concentrerà fortemente sulle persone per cui ha combattuto così brillantemente, i lavoratori e gli agricoltori americani in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Ohio, Minnesota e ben oltre…”. L’ex presidente tornando poi a parlare del suo tentato omicidio ha detto di essere tuttora meravigliato di quanto il proiettile lo abbia sfiorato provocando per fortuna non danni irreparabili mentre parlava di fronte al pubblico della Pennsylvania. E ripercorrendo con la mente e le parole i secondi precedenti gli spari ha detto: “Stavo guardando un grande schermo quando ho sentito il suono di alcuni spari. Bastava che io mi girassi di un decimo dell’uno percento per trasformare questo episodio in un accadimento fatalmente letale per me stesso e oggi non sarei essere qui a raccontarlo”.

Ieri in un discorso in prima serata, il presidente Biden ha esortato la nazione a “calmarsi” e a risolvere le divergenze alle urne. Sottolineando che la forza degli  americani deve restare nel voto e non confluire nelle armi e nella violenza.

Un’altra notizia del giorno, positiva per Trump, riguarda il fatto che un giudice federale oggi ha archiviato le accuse contro di lui concernenti il suo possesso non autorizzato di documenti classificati. Il motivo? La nomina del procuratore speciale Jack Smith era incostituzionale.

La decisione del giudice distrettuale degli Stati Uniti Aileen Cannon, resa pubblica il primo giorno della Convention nazionale repubblicana, rappresenta un’evoluzione epocale nella rete di guai legali che affliggono l’ex presidente. Gli avvocati della difesa avevano sostenuto che Trump non avrebbe dovuto affrontare un processo per aver portato documenti classificati nella sua tenuta di Mar-a-Lago dopo aver lasciato l’incarico perché il Dipartimento di Giustizia non aveva l’autorità di nominare Smith, che aveva anche indagato sull’operato di Trump dopo le elezioni del 2020. “Esiste una norma nel Codice degli Stati Uniti che autorizza la nomina del Procuratore Speciale Smith per condurre questa azione penale? Dopo un attento studio di questa questione fondamentale, la risposta è no”, ha scritto il giudice Cannon, nominato da Trump. Le domande sulla nomina di Smith sono circolate per mesi, sollevate in particolare dagli studiosi legali conservatori che hanno affermato che il procuratore generale Merrick Garland ha forzato la legge nominandolo. Anche il giudice Clarence Thomas ha messo in dubbio la nomina di Smith. “Se non esiste una legge che stabilisca l’ufficio che ricopre il Procuratore speciale, allora non può procedere con questa azione penale. Un privato cittadino non può perseguire penalmente nessuno, tanto meno un ex Presidente”, ha scritto il giudice Thomas.

L’unica cosa certa da oggi è che Trump dimostrando una forza stoica anche appena dopo lo sparo che lo ha ferito all’orecchio, esultando con il pugno chiuso per non essere stato colpito a morte, è diventato il miglior candidato alla guida di un’America che ora più che mai ha necessità di un presidente forte e determinato come lui.



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