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La direttrice dei servizi segreti ammette le colpe, ma tra poche ore verrà rimossa dal suo incarico


Ieri la direttrice dei servizi segreti Kimberly Cheatle ha fatto il suo “mea culpa” addossando alla sua agenzia e quindi al suo operato tutte le falle nel servizio di protezione  dell’ex presidente Usa Donald Trump, vivo per un vero miracolo. I colpi sparati durante il suo comizio in Pennsylvania sabato scorso potevano ferirlo mortalmente e ciò non è accaduto per una semplice fortuita fatalità. Il fatto che l’attentatore poi ucciso Thomas Matthew Crooks sia potuto salire su un tetto di un immobile a 150 metri dal palco dove Trump stava parlando tra l’altro avvistato dalla gente comune anche molti minuti prima, senza essere intercettato dalla sorveglianza ha lasciato basiti tutti. Non rende meno grave questo enorme buco di attenzione il fatto che le forze dell’ordine locali fossero quasi totalmente assenti e quelle poche presenti male organizzate.  Crooks  sparando ha ucciso un manifestante, ne hanno feriti altri due e con un proiettile sparato verso Trump ha colpito l’orecchio dell’ex presidente. “Avevamo suddiviso le aree di responsabilità, ma il Secret Service è totalmente responsabile della progettazione, dell’implementazione e dell’esecuzione del sito”, ha detto la Cheatle alla CNN. All’inizio di questa settimana ha affermato che le forze dell’ordine locali erano state incaricate di sorvegliare l’area che Crooks ha utilizzato per il suo attacco poiché era al di fuori del perimetro dei servizi segreti . Ma evidentemente non l’hanno fatto. “Quello che cercavo di sottolineare era che abbiamo semplicemente diviso le aree di responsabilità e la polizia locale ha fornito supporto in quelle che le erano state assegnate”, ha aggiunto la Cheatle alla CNN. «Ci siamo mossi sul campo rapidamente durante l’incidente: la nostra squadra di tiratori scelti ha neutralizzato l’aggressore e i nostri agenti hanno adottato misure di protezione per garantire la sicurezza dell’ex presidente Donald Trump. Il Secret Service sta lavorando con tutte le agenzie federali, statali e locali coinvolte per capire cosa sia successo, come è successo e come possiamo impedire che un incidente come questo si ripeta. Comprendiamo l’importanza della revisione indipendente annunciata ieri dal presidente Biden e parteciperemo pienamente. Collaboreremo anche con le commissioni congressuali appropriate per qualsiasi azione di controllo», ha concluso.

Pochi minuti prima…

Dalle ultime ricostruzioni quello che si evince è che per una questione di sicurezza ai cecchini era stato ordinato di rimanere all’interno dell’area sorvegliata dal Secret Service. Solo in seguito all’inizio del comizio è arrivata la richiesta di rinforzi via radio. La polizia è stata chiamata quando Crooks era già salito sul tetto. E quando un agente a sua volta si è arrampicato fino alla cornice del tetto per fare un controllo e lo ha visto, Crooks si è girato e gli ha puntato la pistola contro. Da quel momento, e incredibilmente solo da quel momento, è scattato il vero allarme.

Molti repubblicani di alto profilo hanno chiesto le dimissioni della signora Cheatle in seguito alla mortale violazione della sicurezza, tra cui il presidente della Camera Mike Johnson e il rappresentante Steve Scalise, entrambi della Louisiana. Mercoledì Johnson ha anche dichiarato alla Fox News che intende istituire una task force bipartisan per indagare sulla sparatoria. Mercoledì i senatori e i membri della Camera avrebbero dovuto tenere separati briefing sul tentato assassinio, sotto la direzione dei Servizi Segreti , dell’FBI, del Dipartimento di Giustizia e del Dipartimento per la Sicurezza Interna.

Dalle ultime notizie ora pare che Kimberly Cheatle verrà rimossa dal suo incarico, probabilmente già nelle prossime ore. Perché toccava a lei, come capo del Secret Service, garantire la sicurezza di Donald Trump durante il comizio a Butler in Pennsylvania. L’America spaccata in due dalla politica, scopre così di essere ancora una volta vulnerabile sul fronte della sicurezza e tutti da due giorni negli Stati Uniti si fanno le stesse domande. Come ha fatto l’attentatore Thomas Crooks ad avvicinarsi all’area del comizio con un fucile AR-15? Come mai il tetto dal quale ha sparato non è stato controllato? Trump è stato messo al sicuro rapidamente o avrebbe potuto essere colpito ancora? E ancora: davvero – come hanno affermato alcuni sostenitori repubblicani presenti a Butler – qualcuno aveva segnalato l’uomo alle forze dell’ordine prima dell’attentato?

Il presidente Joe Biden ha annunciato, poche ore dopo l’attentato, una revisione profonda dei sistemi di sicurezza. Il Congresso americano ha aperto un’indagine sulle eventuali falle nel servizio di sicurezza di sabato notte. E già per la Convention repubblicana, che si è aperta ieri a Milwaukee, nel Wisconsin, sono state adottati controlli e misure del tutto speciali. «Questa agenzia federale deve fare il suo lavoro, deve andare avanti, e le persone devono pagare per le conseguenze dei loro fallimenti», ha dichiarato l’esperta Juliette Kayyem, già al dipartimento per la Sicurezza interna durante l’amministrazione di Barack Obama.



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