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Le donazioni pubbliche in favore della Harris toccano quota 46,7 milioni di dollari, ma i sondaggi vedono lei e Trump a pari merito


Sabato sera, nella sua casa sulla spiaggia nel Delaware, Joe Biden ha iniziato a riflettere se ritirarsi dalla corsa alle presidenziali. Poi si è riunito a una piccola cerchia di collaboratori, tra cui Steve Richetti, uno dei suoi più stretti consiglieri, Mike Donilon, il suo capo stratega, Annie Tomasini, il suo vice capo dello staff, e Anthony Bernal, capo dello staff della first lady Jill Biden e assieme hanno esaminato attentamente i nuovi dati dei sondaggi e hanno discusso sulla loro capacità di sconfiggere Donald Trump nell’attuale panorama politico. Di fronte ai nuovi dati e preparandosi a un’altra settimana di ulteriori defezioni pubbliche all’interno del partito, il presidente ha dovuto prendere la decisione di ritirarsi. Alla stesura della dichiarazione storica che avrebbe posto fine alla candidatura, ha collaborato Donilon mentre Richetti ha elaborato i dettagli per la diffusione dell’annuncio e per informare gli altri membri dello staff. Biden ha preso la decisione definitiva di ritirarsi domenica mattina, telefonando separatamente al capo dello staff Jeff Zients, alla responsabile della sua campagna elettorale Jen O’Malley Dillon e alla vicepresidente Kamala Harris per informarli. Domenica pomeriggio alle 13:45 EDT (17:45 GMT), il presidente ha tenuto una videochiamata con i suoi più alti dirigenti della Casa Bianca e della campagna elettorale, tra cui Anita Dunn, che gestisce la strategia di comunicazione della Casa Bianca. E un minuto dopo, ha rilasciato una dichiarazione pubblica che ha sconvolto il panorama politico americano e ha ribaltato le elezioni del 2024.

Cosa ha detto Biden di Kamala Harris dopo aver resa pubblica la sua decisione di dire addio alle presidenziali? “La mia primissima decisione come candidato del partito nel 2020 è stata quella di scegliere la Harris come mia vicepresidente. Ed è stata la decisione migliore che abbia mai preso. E oggi voglio offrire il mio pieno supporto e appoggio a Kamala per essere la candidata del nostro partito quest’anno. Democratici, è tempo di unirci e battere Trump. Facciamolo”. Un sostegno significativo non tanto perché arrivava dal presidente tuttora in carica, ma perché nelle ultime ore la Harris sta decuplicando la fila di suoi sostenitori.

I donatori che fino a poco prima dell’annuncio stavano sostenendo il vicepresidente, ora sembrano ancora più entusiasti di questa decisione. ActBlue, che canalizza le donazioni pubbliche ai candidati democratici, afferma che i sostenitori di base hanno raccolto 46,7 milioni di dollari dal lancio della campagna di Harris.

Donald Trump, divenuto un candidato repubblicano ufficiale per la corsa alla Casa Bianca, sebbene lui e il suo team avessero chiarito la loro preferenza per un confronto con Biden, mentre aumentava la pressione su di lui affinché si dimettesse, ora sostengono che Biden dovrebbe dimettersi dalla carica di presidente, “affermando che se non può candidarsi, non può governare nemmeno il Paese”.

Nelle ultime ore sono tanti i rappresentanti di peso del partito democratico, che dopo avere spinto affinché Biden abbandonasse la competizione, ora elogiano Biden per la sua difficile, ma giusta decisione. “La sua decisione ovviamente non è stata facile, ma ancora una volta ha messo al primo posto il suo Paese, il suo partito e il nostro futuro”, ha affermato il leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer, DN.Y. “Joe, oggi dimostra che sei un vero patriota e un grande americano”. Oltre al discorso programmato al Paese, Biden ha in queste ore h dovuto prepararsi per l’incontro alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che mercoledì dovrebbe tenere un discorso al Congresso e poi dovrebbe anche incontrare anche la Harris mentre soggiornerà a Washington.

Una volta a Biden fu chiesto se altri democratici avrebbero potuto battere Trump. E Biden rispose: “Probabilmente 50 di loro, ma non sono l’unico che può sconfiggerlo, ma lo sconfiggerò”. Il fatto che poi tutto abbia iniziato a remargli contro è stato letto come un ineludibile segno del destino da molti. Ovviamente tutta colpa della sua scarsa performance nel dibattito con Trump, che ha suscitato sentimenti di ansia da parte dei Democratici e dei donatori che hanno iniziato a pensare che Biden non fosse davvero all’altezza di portare avanti un altro mandato. Poi il tentato omicidio di Trump che dopo essere stato colpito all’orecchio, si è alzato senza paura, guadagnandosi la nomea di invincibile, staccando Biden di numerose posizioni, poi il Covid-19. Troppo anche per Biden, perseguitato dalle preoccupazioni per la sua età, sebbene Trump sia solo tre anni più giovane, (ha 78 anni), di lui.

Biden e i sondaggi sfavorevoli già nel 2023

Troppo  vecchio per un secondo mandato , questo fu il risultato di un sondaggio su Biden dell’agosto 2023 dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research . C’è poi chi ha cominciato ad avere dubbi anche sulle sue capacità mentali. Biden ha spesso sottolineato di non essere più giovane come una volta, di non camminare più con la stessa facilità e di non parlare più con la stessa fluidità, ma di avere saggezza e decenni di esperienza, che valgono molto di più. “Vi do la mia parola da Biden. Non mi ricandiderei se non credessi con tutto il cuore e l’anima di poter fare questo lavoro”, aveva detto ai sostenitori durante un raduno in North Carolina il giorno dopo il disastroso dibattito con Trump. “Perché, francamente, la posta in gioco è troppo alta”. Ma la maggior parte degli americani già da tempo non era dalla sua parte e continuava a disapprovare il modo in cui stava gestendo il suo lavoro in riferimento a questioni chiave tra cui l’economia e l’immigrazione. Jill, sua moglie, apprezzata first lady, ha risposto all’annuncio del marito ripubblicando la lettera con la quale lui ha reso nota  la sua decisione di ritirarsi dalla corsa alle presidenziali, aggiungendo un emoji a forma di cuore rosso. La nipote Naomi Biden Neal ha scritto sui social media: “Non posso che essere orgogliosa del mio Pop”. Ha detto che ha servito il Paese “con ogni briciolo della sua anima e con una distinzione senza pari” e “il nostro mondo oggi è migliore in così tanti modi grazie a lui”.

Cnn: “Per la media dei sondaggi è testa a testa Trump-Harris”

Una media dei sondaggi recenti condotta dalla Cnn che mette a confronto la vicepresidente Kamala Harris, con l’ex presidente Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024 evidenzia una sfida serrata senza un vincitore chiaro. I risultati mostrano che Trump ha il 48% di consensi, mentre la Harris è al 47%. Tutti i sondaggi presi in considerazione sono stati condotti dopo il dibattito presidenziale della Cnn il mese scorso e solo uno, il sondaggio Cbs/YouGov, è stato condotto dopo il tentativo di assassinio di Trump del 13 luglio.

Con Kamala in pole position spopola sui social l’albero di cocco

Con Kamala Harris che potrebbe essere la frontrunner alla testa del ticket democratico dopo il ritiro dalla corsa presidenziale di Joe Biden, domina sui social l’albero di cocco. Merito di una frase della mamma della vicepresidente dem, da lei ripresa nel maggio 2023 in un discorso alla Casa Bianca e ora trasfigurata in un meme che impazza sulla rete: “Non so cosa c’è di sbagliato con voi giovani. Pensate che siete caduti dall’albero di cocco?”, usava dire la madre della Harris alla figlia, che poi a sua volta ne aveva spiegato il senso cambiando completamente tono, dal faceto al serio, e aggiungendo: “Esistiamo nello stesso contesto in cui viviamo e in quello che è venuto prima di noi”. Tra i primi ad adottare l’albero di cocco per esprimere il rinnovato sostegno a Kamala è stato il senatore delle Hawaii, Brian Shatz: “Siamo qui per aiutare”, ha scritto su X postando una foto che lo immortala in arrampicata sulla palma. E’ seguito a ruota il governatore del Colorado Jared Polis firmando il suo messaggio di endorsement alla vicepresidente con gli emoji di un cocco, della pianta e della bandiera a stelle e strisce.

Cnn: “Harris ha già l’appoggio di oltre 500 delegati democratici”

La vice presidente statunitense Kamala Harris ha ottenuto finora l’appoggio di oltre 500 delegati democratici, su un totale di 4.700 che saranno alla Convention del Partito in programma ad agosto a Chicago, per la sua nomina a candidata alle presidenziali di novembre. Lo riporta la Cnn, secondo cui questo numero è destinato a crescere nei prossimi mesi. Insomma il vento soffia dalla sua parte e in attesa della convention dei democratici in agosto, se alle presidenziali fosse eletta, sarebbe la prima donna presidente della nazione e il secondo presidente nero.



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