Nuove linee guida sulla cura perioperatoria di individui transgender e gender sono state pubblicate oggi su Anaesthesia (la rivista dell’Associazione degli anestesisti) per guidare le migliori pratiche per garantire la sicurezza e la dignità delle persone transgender e gender-diverse nel periodo perioperatorio.
L’assistenza perioperatoria è la cura prestata al paziente prima, durante e dopo l’intervento chirurgico. L’obiettivo dell’assistenza perioperatoria è quello di ridurre il più possibile la durata del periodo post operatorio e favorire il recupero delle attività di vita quotidiana del paziente.
Il numero di persone che si identificano apertamente come transgender e/o gender diversi è aumentato in modo significativo nell’ultimo decennio, molto probabilmente a causa della crescente chiarezza e del comfort con l’espressione aperta. Le stime del censimento del 2021 hanno identificato 262.000 persone che vivono nel Regno Unito che si identificano con un genere che non corrisponde a quello assegnato alla nascita. Vale la pena notare che questa è una stima inferiore rispetto ad altre, molto probabilmente a causa dell’esitazione delle persone a rivelare.
Circa il 50% delle persone transgender e gender-diverse sta attualmente seguendo una qualche forma di trattamento medico per l’affermazione di genere (che si tratti di terapia ormonale, affermazione chirurgica o entrambe), e un ulteriore 25% non sta attualmente accedendo a interventi medici di affermazione di genere, ma lo desidera. “Le persone transgender e gender-diverse”, spiegano gli autori della ricerca, “costituiscono una minoranza significativa e variegata con esigenze sanitarie specifiche che spesso sono sia scarsamente fraintese che soddisfatte. È nostra responsabilità collettiva che questa diseguaglianza venga affrontata. Le persone transgender e gender-diverse, oltre ad alcune esigenze specifiche, sperimentano gli stessi problemi di salute di tutti gli altri e pertanto si presenteranno a tutti i servizi, specialistici o meno. Questa linea guida stabilisce una spiegazione strutturata delle attuali prove e degli aspetti pratici da considerare per qualsiasi anestesista che si prende cura di un paziente transgender e gender-diverse in qualsiasi scenario o area dell’ospedale”.
Queste le raccomandazioni chiave segnalate in questa prima guida prodotta per consigliare le migliori pratiche per garantire la sicurezza e la dignità delle persone trans e di genere diverso nel periodo perioperatorio”
1. Il nome e i pronomi preferiti dal paziente devono essere confermati e utilizzati in ogni momento. Questo è un modo importante per mostrare rispetto e ridurre il rischio di disforia di genere.
2. Dovrebbe essere in atto un processo tramite il quale un paziente possa rivelare in modo privato e sicuro sia il sesso alla nascita che il genere come parte della valutazione preoperatoria. I questionari di pre-valutazione digitali possono fornire ciò in un contesto elettivo.
3. Tutte le forme di affermazione di genere sociale, medica e chirurgica devono essere identificate durante la valutazione preoperatoria e devono essere fornite spiegazioni sensibili al paziente ai fini dell’indagine. Gli anestesisti devono essere consapevoli che molti aspetti delle cure di affermazione di genere potrebbero non essere presenti nella cartella clinica di un paziente (incluse le procedure chirurgiche di affermazione di genere).
4. Un test di gravidanza preoperatorio deve essere proposto a tutte le pazienti che hanno utero e tessuto ovarico di età compresa tra 12 e 55 anni, indipendentemente dall’uso di metodi contraccettivi.
5. Tutte le considerazioni specifiche perioperatorie per pazienti transgender e gender-diverse, inclusi nome e pronomi, devono essere comunicate al team durante il briefing chirurgico. Lo stato transgender deve essere condiviso solo con il consenso del paziente e se ritenuto importante per la sicurezza delle sue cure. Deve essere trattato con lo stesso livello di riservatezza di qualsiasi altra informazione personale sensibile.
6. Idealmente, le fasce toraciche dovrebbero essere rimosse, con il consenso del paziente, prima dell’intervento anestetico.
7. La terapia ormonale deve essere continuata per tutto il periodo perioperatorio, a meno che non vi siano controindicazioni specifiche. I pazienti devono essere informati sui rischi e sui benefici di questa terapia, allo scopo di prendere una decisione condivisa.
8. I pazienti transgender e gender-diverse devono essere assistiti in un ambiente che rispetti la loro identità di genere. In alcune circostanze, ciò potrebbe comportare la fornitura di una stanza singola.
9. Le organizzazioni dovrebbero avere una guida chiara per la cura dei pazienti transgender e gender-diverse. Ciò dovrebbe includere materiali didattici specifici per aumentare la consapevolezza dei problemi che incidono sul loro accesso a cure di alta qualità.
10. Tutti gli ambiti della pratica perioperatoria e perinatale dovrebbero adottare un linguaggio inclusivo di genere per onorare tutte le identità.
11. Le pazienti incinte transgender o di genere diverso dovrebbero essere visitate in una clinica di anestesia nel periodo prenatale per informare e supportare il processo decisionale e pianificare l’assistenza prima di presentarsi in travaglio.
Gli autori concludono: “L’obiettivo di questo documento è di guidare le migliori pratiche per garantire la sicurezza e la dignità delle persone transgender e gender-diverse nel periodo peri-operatorio. Sebbene possano avere esigenze sanitarie specifiche in relazione alla disforia di genere, i loro requisiti sanitari vanno oltre la loro identità di genere. La maggior parte dei dottori fornirà assistenza a qualcuno che è transgender o gender-diverse a un certo punto della propria carriera. È quindi importante che tutti gli anestesisti siano istruiti su considerazioni specifiche quando si prendono cura di questi pazienti”.
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