La vice-presidente americana Kamala Harris prosegue la sua campagna elettorale sempre più sfrontata probabilmente per lanciare un messaggio sottointeso a Trump, che ha un solo obiettivo: fargli capire che con lei non avrà vita facile. D’altra parte lei lo ha ripetuto più volte che conosce molto bene quel tipo di persone come Trump, e proprio per questo motivo non le teme. E li sfida anche in casa loro. Domenica scorsa la Harris ha lanciato uno slogan “Repubblicani per Harris”, nel tentativo di conquistare gli elettori repubblicani che non vogliono più appoggiare Trump. I delusi, quelli che non si fanno più conquistare dai suoi sfottò, quelli che hanno cambiato mantra. Insomma se qualcuno è disposto a voltare le spalle all’ex presidente, lei sarà lì a tendere una mano. Ovviamente preferendo i repubblicani che saranno in grado di attivare le loro reti, con particolare attenzione agli elettori delle primarie che hanno sostenuto l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley. Il programma inizierà con eventi questa settimana in Arizona, North Carolina e Pennsylvania. E i repubblicani che sostengono la Harris appariranno anche ai raduni con la vicepresidente e il suo futuro compagno di corsa la prossima settimana. Con la convinzione che il modo migliore per convincere un repubblicano a votare per Harris sia ascoltare direttamente un altro repubblicano che fa la stessa scelta.
“L’estremismo di Trump è tossico per i milioni di repubblicani che non credono più che il partito di Donald Trump rappresenti i loro valori” e voteranno di nuovo contro di lui a novembre, ha affermato Austin Weatherford, direttore nazionale per la sensibilizzazione repubblicana della campagna elettorale delle Harris. Aggiungendo: “Da orgoglioso conservatore, non avrei mai pensato di sostenere un democratico come presidente”, ha affermato in una dichiarazione. “Ma so che la Harris difenderà la nostra democrazia e assicurerà che Donald Trump non torni mai più alla Casa Bianca”.
Come si evolverà la situazione è difficile dirlo perché sentimenti e umori cambieranno spesso prima di arrivare al voto finale. Basta solo ricordare che centinaia di migliaia di repubblicani alle primarie avevano votato per Haley, nonostante Trump fosse molti passi avanti a lei. Poi a maggio Haley ha annunciato che avrebbe votato per Trump ed è comparsa alla Convention nazionale repubblicana del mese scorso.
Fanno parte di Harris include gli ex governatori Bill Weld del Massachusetts e Christine Todd Whitman del New Jersey, l’ex segretario alla Difesa Chuck Hagel, l’ex segretario ai Trasporti Ray LaHood e 16 ex membri repubblicani del Congresso, tra cui Kinzinger e i rappresentanti Joe Walsh dell’Illinois e Susan Molinari di New York. Tutti sono stati notevoli critici di Trump in passato.
Anche l’ex addetta stampa di Trump, Stephanie Grisham, sostiene Harris.
“Potrei non essere d’accordo con la vicepresidente Kamala Harris su tutto, ma so che combatterà per la nostra libertà, proteggerà la nostra democrazia e rappresenterà l’America con onore e dignità sulla scena mondiale”, ha affermato Grisham in una dichiarazione.
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