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Clooney manda a quel paese Tarantino dopo avere saputo che il regista ha detto di lui che non lo ritiene una star


L’avvicinarsi dell’inizio della Mostra del Cinema di Venezia non è esattamente un periodo fortunato per George Clooney. George nello stesso periodo 17 anni fa, dovette fare i conti con una battutaccia dell’amico Matt Damon, che lo definì scherzosamente un gay offuscando irreparabilmente la sua fama di play boy e di scapolo d’oro. A gettare acqua sul fuoco servirono per un breve periodo le uscitelle non proprio riparatrici con la showgirl Elisabetta Canalis, ma poi solo grazie all’incontro con la sofisticata mal Ramzi Alamuddin, un avvocato e giurista libanese con cittadinanza britannica, specializzata in diritto internazionale e diritti umani, con cui l’attore si è sposato il 29 settembre 2014 a Venezia diventando papà il 6 giugno 2017 di due gemelli, Ella e Alexander Clooney, George è riuscito a mettere una pietra tombale sulla questione.

Ora invece i conti li deve fare con il noto regista Quentin Tarantino che durante un’intervista ha detto di lui che non è una star. Parole definite fuori luogo da Clooney durante un servizio di copertina per la rivista GQ realizzato assieme al suo amico di lunga data e co-protagonista Brad Pitt prima dell’uscita del loro nuovo film Wolfs, che sarà pronto per la première mondiale al Festival del Cinema di Venezia prima di essere trasmesso in streaming su Apple TV+ a partire dal 27 settembre e il film uscirà nelle sale per una settimana a partire dal 20 settembre, che gli hanno fatto scappare oltre che la pazienza anche un pesante epiteto diretto a Quarantino: “F…..”.   

Lo scivolone di Matt Damon che offuscò la fama di scapolo d’oro di Clooney

Nel 2007 esattamente 17 anni fa in questo periodo Matt Damon, durante una sua apparizione nel talk show statunitense di David Letterman ammise di aver rilasciato dichiarazioni a un giornalista che lasciavano intendere che l’amico George, a lungo considerato lo scapolo d’oro di Hollywood, fosse omosessuale, per la precisione gay. Per lui una semplice battuta, usata, come ha poi spiegato successivamente intervistato dal Sunday Times, col senso che “comunemente gli veniva dato quando ero bambino, con un’applicazione diversa dal significato reale”, ma che gli è costata numerosissime critiche degli attivisti LGBTQ+ e anni dopo di una delle sue figlie Isabella, nata l’11 giugno 2006 (le altre sono Zavala Damon, nata il 20 agosto 2008, e Stella Zavala Damon, nata il 20 ottobre 2010). Come ha raccontato successivamente lui stesso in altre interviste riparatrici, nel corso delle quali lui ha spiegato che per quella battuta, Isabella lo aveva rimproverato duramente in privato. “È andata in camera sua e ha scritto un lunghissimo e bellissimo trattato su quanto quella parola sia pericolosa. Così le ho detto che avrei ritirato l’insulto”.

All’epoca in un tweet , Ben O’Keefe, responsabile dello sviluppo della diversità e dell’impatto presso lo studio cinematografico digitale CreatorPlus, definì l’intervista del Times “un’intervista davvero strana”. “Matt Damon rivela di aver APPENA SMESSO di usare la parola […] come insulto dopo che sua figlia gli ha forzato la mano… tipo cosa?” ha scritto O’Keefe.

Billy Eichner, attore, comico e produttore, invece aveva twittato : “Voglio sapere con quale parola Matt Damon ha sostituito f****t”.

Stonewall, l’ente di beneficenza per i diritti LGBTQ+ del Regno Unito, definì la parola da lui usata come un insulto omofobo, come tra le tante” ancora comunemente usate.

Insomma Damon involontariamente aveva cacciato in un bel guaio se stesso e l’amico George. Così successivamente in tutte le interviste che fece non perse una sola occasione per esaltare le qualità di Clooney. Anche 2 anni fa  quando durante la cerimonia del 45° Kennedy Center Honors di Washington, DC, venne invitato in onore della celebrazione di Clooney, fece il suo massimo. Dopo avere scherzato sul fatto di aver fatto “successi” e “bombe” con l’amico attore, e di essersi goduto tutti gli alti e bassi della carriera assieme a lui, prendendolo giocosamente in giro  “per l’aspetto da star del cinema” e per essere  stato definito da PEOPLE Magazine, l’uomo più sexy del mondo nel 2007, disse: “Ho lavorato con George su alcuni dei suoi più grandi successi e alcuni dei suoi più grandi flop. Abbiamo ricevuto recensioni entusiastiche insieme, siamo stati massacrati dai critici insieme”, ha continuato Damon. “Ma ho amato ogni minuto di quel lavoro”.



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