Agli inizi della fama mondiale degli One Direction, Liam Payne morto mercoledì 16 ottobre all’età di 31 anni, era considerato il capobanda del quintetto di adolescenti che ha iniziato a farsi conoscere partecipando a The X Factor. Carismatico già allora, si faceva già notare oltre che per il suo fascino anche per le sue capacità vocali che erano innegabili fin dai suoi primi cameo sullo schermo per il talent show (fece la prima audizione nel 2008 e poi tornò nel 2010 per formare gli One Direction), cantando una cover della versione di Michael Bublé di Cry Me A River sfoggiando un taglio di capelli ispirato a Justin Bieber. Poi col passare del tempo le cose sono cambiate e pian piano Liam ha iniziato a trovare la sua pace nel consumo delle droghe che poi lo hanno portato alla morte per una crisi psicotica che lo ha fatto precipitare dal terzo piano di un hotel di Buenos Aires.
Oltre alla telefonata al 911 del direttore dell’albergo, le dichiarazioni di cinque testimoni chiave: tre dipendenti dell’hotel e due donne che erano state con Payne nella sua stanza alcune ore prima della morte, “ma che avevano già lasciato l’albergo quando si è verificato il fatto”, anche il racconto di un’impiegata che lavora in un edificio vicino all’hotel: “Ho sentito il suono di una sirena e sono scesa per vedere cosa stesse succedendo. Una collega ha parlato con una massaggiatrice dell’hotel che le ha detto che c’era un uomo molto violento, sotto l’effetto di droghe e nel mezzo di una crisi psicotica. Poi sono passati alcuni minuti e abbiamo visto una tenda rossa nel cortile interno dell’hotel”.
Una vita turbolenta
Una vita privata turbolenta e complessa quella di Payne, che nel luglio 2023, aveva annunciato di essere sobrio da sei mesi e da due anni sembrava anche più sereno grazie a Kate Cassidy che, dopo giorni di silenzio, ha affidato i suoi pensieri a Instagram per commentare la morte del suo Liam e in una story ha scritto: “Grazie per tutte le belle parole e l’amore che mi avete trasmesso. Sono stata completamente persa. Niente degli ultimi giorni mi è sembrato reale. Chiedo e prego che mi diate lo spazio per affrontare tutto ciò in privato. Liam, angelo mio. Voglio che tu sappia che ti ho amato incondizionatamente e completamente. Continuerò ad amarti per il resto della mia vita. Ti amo”.
Anche Chery Cole, l’ex compagna di Payne e madre di suo figlio Bear, sette anni, che è stata legata all’artista dal 2015 al 2018, ha scelto Instagram per dar voce al suo dolore, pubblicando una tenera foto che ritrae il cantante con il loro bambino e un lungo commento: “Mentre cerco di affrontare questo evento sconvolgente e provo a metabolizzare il mio dolore… Mi piacerebbe ricordare gentilmente a tutti che abbiamo perso un essere umano. Liam non era solo una popstar e una celebrità, era un figlio, un fratello, uno zio, un caro amico e un padre per nostro figlio di sette anni. Un figlio che adesso dovrà affrontare la realtà che non rivedrà mai più suo padre”. E ancora: “Ciò che preoccupa il mio spirito è che un giorno Bear avrà accesso ai ripugnanti resoconti dei media che stiamo vedendo negli ultimi due giorni. Mi spezza il cuore pensare che in futuro non potrò proteggerlo da questo. Vi prego di considerare che utilità abbiano questi resoconti, se non quella di causare ancora più dolore a tutti quelli che in questo momento stanno raccogliendo i pezzi. Prima di commentare o pubblicare video, chiedetevi se vorreste che vostro figlio li vedesse. Per favore, concedete a Liam un po’ di dignità dopo la sua morte per riposare finalmente in pace”.
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