Oramai è palese che Biden stia cercando in ogni modo di non spalancare a Trump le porte alla Casa Bianca con azioni ben mirate per rallentare l’avanzamento delle sue politiche e rendere impervio il suo insediamento e futuro cammino. Come? Ha iniziato, subito dopo la sua sconfitta, offrendo aiuti militari all’Ucraina di particolare peso, che un presidente uscente di fatto difficilmente avallerebbe. E ora vengono spesi miliardi di dollari per confermare i giudici da lui nominati, per le prossime battaglie legali con l’amministrazione Trump. Insomma la lotta tra l’attuale presidente e il neo presidente eletto nonostante l’acclamata vittoria di Trump prosegue. Con vari colpi di coda da parte di Biden.
C’è chi dice però che il 20 gennaio quando Trump controllerà i cordoni della borsa, sarà in grado di annullare gran parte di ciò che Biden ha fatto attraverso un’azione esecutiva. Tuttavia, va considerato il fatto che quando inizierà il suo mandato da presidente, le cose a Washington non potranno cambiare in un attimo. Gli esperti affermano che la raffica di mosse che i democratici stanno portando a termine, creerà un sacco di grattacapi a Trump quando entrerà in carica. Il Congresso ha approvato quattro importanti progetti di legge sotto la supervisione di Biden che hanno generato circa 4,8 trilioni di dollari in nuova spesa. Cosa includono? Una legge sulle infrastrutture da 1,2 trilioni di dollari per migliorare le strade e i ponti della nazione; una legge sulla salute, clima e tasse da 1,2 trilioni di dollari e una legge da 52 miliardi di dollari per aumentare la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti. L’amministrazione Biden ha distribuito sovvenzioni per circa il 98% dei finanziamenti per i quattro progetti di legge fino all’anno fiscale 2024, conclusosi il 30 settembre. I funzionari hanno affermato che intendono utilizzare le ultime settimane della loro amministrazione zoppa per erogare i restanti 46 miliardi di dollari disponibili nell’anno fiscale 2025. Trump ha giurato di riprendersi la maggior parte di quelle leggi o almeno di demolirle il più possibile. Ha criticato duramente i crediti d’imposta della legge sul clima per le persone che acquistano veicoli elettrici e gli incentivi fiscali che sovvenzionano le aziende che costruiscono stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Il presidente eletto ha anche criticato la legge sulla produzione di semiconduttori, nota come CHIPS & Science Act, definendola “molto negativa”.
Poi c’è un altro ostacolo…
Poiché circa il 51% della spesa direttamente legata al CHIPs Act e alla legge sul clima e sulle tasse di Biden è confluita negli stati repubblicani, secondo i dati di Fitch Ratings e anche il 50% dei posti di lavoro creati da questi investimenti si trova negli stati repubblicani, rispetto al 17% degli stati democratici, Trump non può contare nemmeno su questa fetta di repubblicani che non vogliono rinunciare a questi introiti per amor di partito.
L’Ucraina…
Dopo la vittoria elettorale di Trump , Biden ha spinto al massimo per aiutare l’Ucraina. Trump ha criticato l’amministrazione Biden per aver sborsato miliardi di dollari in aiuti militari per l’Ucraina, e ha promesso che se fosse stato eletto avrebbe fatto finire la guerra senza entrare nel dettaglio. Attualmente circa 6,4 miliardi di dollari sono in partenza per l’Ucraina e fanno parte del pacchetto di aiuti da 61 miliardi di dollari che lo scorso aprile Biden si è impegnato a inviare. Tuttavia, ci vogliono mesi prima che armi ed equipaggiamenti arrivino in Ucraina dopo l’approvazione di un pacchetto di aiuti seppur approvato, quindi potrebbe anche esserci l’opportunità che Trump riesca a fermare le spedizioni prima che arrivino a terra.
Normativa e giudici
Diverse agenzie federali stanno facendo grandi sforzi dopo la sconfitta di Biden per finalizzare varie regole e consolidare l’eredità climatica del presidente uscente. Ad esempio, l’Environmental Protection Agency ha annunciato 3 miliardi di dollari di finanziamenti per aiutare i comuni locali a rimuovere le tubature di piombo. Inoltre, per la prima volta le compagnie petrolifere e del gas pagheranno una multa federale se le loro emissioni di metano supereranno un certo livello. Nel frattempo, il Dipartimento dell’Istruzione, un’agenzia che Trump vuole abolire, si è affrettato a finalizzare una norma per cancellare i prestiti agli studenti per le persone che soffrono di difficoltà finanziarie.
In quanto tempo?
Tutte queste norme dovranno essere approvate entro 60 giorni dall’insediamento di Trump previsto per il 20 gennaio e saranno soggette al Congressional Review Act. Ciò significa che il Congresso potrebbe anche bloccarle e non renderle più esecutive. Tuttavia, le regole che saranno definitive saranno soggette a contestazioni legali che potrebbero effettivamente porvi fine. I democratici del Senato e Biden si stanno affrettando a confermare i giudici federali che probabilmente si pronuncerebbero a loro favore. E questo ha fatto infuriare Trump , che si è lamentato sui social media affermando che non sarebbero stati confermati altri giudici prima del giorno dell’insediamento.
Dipendenti
I dipendenti federali temono che il signor Trump porti a termine il suo piano di tagli alla forza lavoro. Molti sono i dipendenti pubblici con cariche apicali che stanno cercando avvocati per fare pressione contro i licenziamenti di massa. Ma potrebbe esserci un piano B. Musk e Ramaswamy hanno detto che costringendo tutti i dipendenti federali a tornare in ufficio a tempo pieno, abolendo lo smartworking, ossia ponendo fine alle politiche lavorative dell’era della pandemia, si potrebbe dare il via a un processo di numerose dimissioni. Insomma tanti sono i nodi da sciogliere, ma per vedere come andranno le cose, occorre attendere l’arrivo di Trump alla Casa Bianca.
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