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Inaugurato a Roma, il Mobile angel lo strumento che tutela le vittime di violenza di genere


Si chiama “Mobile Angel” il nuovo strumento a tutela delle vittime di violenza di genere, che la società Intellitronika, a seguito della firma del protocollo tecnico tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale e il Comando Provinciale Carabinieri di Roma, ha fornito all’Arma dei carabinieri.

Quale l’obiettivo?

Assegnare un ulteriore strumento di tutela alle vittime di violenza di genere più efficace e che offra l’opportunità di chiedere un aiuto immediato e facilitato.

Di che cosa si tratta?

Di una sorta di smartwatch connesso con la rete telefonica tramite il cellulare dell’utente, collegato direttamente alla centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Roma che, se indossato dalla vittima di atti persecutori o comunque di violenza di genere, può essere attivato direttamente dalla stessa che si veda in pericolo, ma anche in automatico in caso di aggressione. Il dispositivo è dotato di un microfono e di un apparecchio per la geolocalizzazione, al fine di rendere l’intervento dei Carabinieri più rapido ed efficace anche qualora la persona aggredita non possa parlare. Il servizio avviato nella Capitale dalla collaborazione tra Arma dei Carabinieri e Soroptimist International club di Roma, Roma Tiber e Roma Tre  interamente sostenuto dalla Fondazione Lottomatica al momento viene offerto solo a Roma.

Come si scelgono le persone da tutelare?

Attraverso un esame attento di tutti i casi di violenza di genere, di concerto con i Magistrati della Procura di Roma e gli smartwatch vengono consegnati  a donne ritenute in forte pericolo, sempre che loro siano d’accordo a indossarli.

Le stanze per le donne vittime di violenza

Già a partire dal 2015, è stata avviata una proficua collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia, consistente nella promozione e realizzazione del progetto “Una stanza tutta per sé”, che ha portato, allo stato, all’allestimento, all’interno delle caserme dell’Arma, di oltre 200 locali idonei all’ascolto di donne, che hanno subito violenze di genere, nonché di altre vittime vulnerabili. Ora grazie a questa nuova opportunità si aggiunge un’altra opportunità di tutela.  



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