Donald Trump ha chiesto l’immediata liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza, affermando che se non verranno liberati prima che lui giuri per un secondo mandato, “CI SARÀ DA PAGARE UN INFERNO”. “Per favore, lasciate che questa VERITÀ serva a rappresentare che se gli ostaggi non saranno rilasciati prima del 20 gennaio 2025, la data in cui assumerò con orgoglio l’incarico di Presidente degli Stati Uniti, CI SARÀ L’INFERNO DA PAGARE in Medio Oriente e per coloro che sono al comando e hanno perpetrato queste atrocità contro l’umanità”, ha scritto il neo presidente eletto in un post sul suo sito Truth Social aggiungendo che “I responsabili saranno colpiti più duramente di chiunque altro nella lunga e leggendaria storia degli Stati Uniti d’America”. Parole forti quelle di Trump che ha minacciato di coinvolgere direttamente l’esercito statunitense nella campagna in corso di Israele contro Hamas a Gaza, anche se in realtà pare speri in un cessate il fuoco e un accordo di rilascio degli ostaggi prima del suo ritorno in carica all’inizio dell’anno prossimo. L’ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato di commentare. Ma il presidente del paese, Isaac Herzog, ha accolto con favore i commenti di Trump in un post sui social media. Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah placa un fronte, ma Gaza non vede la fine della guerra. “Grazie e Dio ti benedica, signor Presidente eletto @realDonaldTrump “, ha scritto su X. “Preghiamo tutti per il momento in cui rivedremo i nostri fratelli e sorelle a casa!”
La minaccia di Trump è arrivata poche ore dopo che il governo israeliano ha confermato la morte di Omer Neutra, cittadino statunitense e israeliano, il cui corpo si ritiene sia ancora detenuto da Hamas a Gaza, secondo il governo israeliano. Giorni prima, Hamas aveva diffuso un video di Edan Alexander, che prestava servizio nell’esercito israeliano quando è stato portato da Hamas a Gaza. Filmato sotto apparente costrizione, Alexander ha chiesto a Trump di lavorare per negoziare la sua liberazione e quella dei restanti ostaggi di Hamas. L’amministrazione Biden sta organizzando un ultimo disperato tentativo per cercare di riavviare i colloqui tra Israele e Hamas, ora che ha mediato un fragile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. Ma l’amministrazione ha affermato che Hamas deve ancora mostrare la volontà di riprendere i negoziati e che il gruppo non è preoccupato per la propria vita o per quella dei civili di Gaza. L’offensiva di rappresaglia di Israele per l’attacco ha causato almeno 44.429 morti palestinesi, secondo il Ministero della Salute di Gaza. La guerra ha distrutto vaste aree dell’enclave costiera e ha costretto il 90% della sua popolazione di 2,3 milioni di persone a spostarsi, spesso più volte.
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