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La Francia ha scelto il suo nuovo premier François Bayrou


François Bayrou è il nuovo premier francese. La nomina è arrivata oggi da parte del presidente francese Emmanuel Macron, che lo ha incaricato di formare il nuovo governo. “Nessuno conosce meglio di me la difficoltà della situazione”, ha dichiarato Bayrou durante la cerimonia di passaggio di consegne con il primo Ministro uscente Michel Barnier, riferendosi ai problemi finanziari e politici del Paese e paragonando il deficit all’attraversamento delle montagne dell’Himalaya. “Sono pienamente consapevole dell’Himalaya che incombe su di noi”, ha detto a proposito del deficit di bilancio ora al 6,1 percento del Pil. ”Penso che la riconciliazione sia necessaria”, le prime parole di Bayrou. ”Tutti comprendono la difficoltà del compito. E penso anche che ognuno sa che bisogna trovare una strada, unendo invece che dividendo. Penso che la riconciliazione sia necessaria”, ha dichiarato uscendo dall’Alta Commissione per la Pianificazione, come riporta le Figaro. Secondo quanto ha dichiarato l’entourage di Macron, il nuovo primo ministro francese “avrà la missione di dialogare con tutti i partiti politici per trovare condizioni di stabilità e di azione”. ”Il nome di François Bayrou è emerso negli ultimi giorni come il più consensuale. Durante le consultazioni, il sindaco di Pau è emerso come la personalità più idonea a garantire l’unità e a formare un governo di interesse generale auspicato dal presidente della Repubblica nel suo ultimo discorso” dopo il voto di censura a Michel Barnier, ha aggiunto la stessa fonte come riporta Le Figaro. Il primo ministro dimissionario francese Michel Barnier si è congratulato con il suo successore dicendo di ”conoscere le qualità e l’impegno al servizio dei francesi” del nuovo premier. ”In questo periodo così grave per la Francia e per l’Europa, i miei auguri personali e amichevoli per la sua guida del governo”, ha scritto Barnier sul suo account di ‘X’.

Francois Bayrou “ascolti, se le sue politiche saranno un’estensione del macronismo fallirà”, commenta Marine Le Pen. “Dopo una lunga attesa, il presidente della Repubblica ha deciso di nominare François Bayrou a Matignon – scrive su X la capogruppo del Rassemblement national alla Camera -Preoccupati per l’urgenza di proteggere i francesi, gli chiediamo di intraprendere ciò che il suo predecessore non ha voluto fare: ascoltare e ascoltare le opposizioni per costruire un bilancio ragionevole e ponderato”. “Qualsiasi altra politica che fosse soltanto un’estensione del macronismo, respinto due volte alle urne, non potrebbe che portare all’impasse e al fallimento”, avverte Le Pen.

”Non ci sarà alcuna censura a priori” nei confronti del futuro governo guidato da François Bayrou, ma ”restano le nostre linee rosse”, ha dichiarato il leader del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella.”La palla ora è nelle mani di François Bayrou. Questo nuovo primo ministro deve tenere conto della nuova situazione politica, che rende necessario il dialogo con tutte le forze politiche”, ha aggiunto. “Cominciamo bene”, il commento tranchant del leader de La France Insoumise, Jean Luc Melenchon, che pure non cita Bayrou nel suo sintetico post su X. Per l’ex primo ministro francese e capogruppo di Ensemble all’Assemblea nazionale Gabriel Attal, Bayrou “ha le qualità per difendere l’interesse generale e costruire la stabilità fondamentale che il popolo francese attende in questi tempi difficili che il nostro Paese sta attraversando”.

I socialisti francesi restano all’opposizione, fuori dal nuovo governo francese, guidato dal centrista Francois Bayrou, ha annunciato dal canto suo il leader del Ps, Olivier Faure, in una nota inviata al primo ministro incaricato, nella quale sottolinea che, “scegliendo ancora una volta un premier del suo stesso campo, il presidente della Repubblica si assume la responsabilità di aggravare la crisi politica e democratica nella quale ha gettato il Paese dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Nominando Bayrou, accusa, Macron “sceglie la continuità e ancora una volta disprezza il desiderio di cambiamento” espresso al voto del 7 luglio scorso. “Come gli abbiamo segnalato e coerentemente, i socialisti non parteciperanno al governo e rimarranno quindi all’opposizione in Parlamento”, conclude Faure.

Il ministro dell’Interno uscente francese ed esponente del partito gollista Les Républicains, Bruno Retailleau ha incontrato il neo primo ministro Francois Bayrou e, secondo il suo entourage, avrebbe chiesto delle “garanzie” per quanto riguarda il tema dell’immigrazione. Durante l’incontro il ministro uscente avrebbe chiesto “dei mezzi per lottare contro l’insicurezza e il narcotraffico”. Secondo Matignon, il ministro dell’Interno uscente ha parlato con Bayrou anche della “sicurezza” in vista della visita del Papa in Corsica domenica e della situazione a Mayotte in vista del ciclone che dovrebbe colpire l’area. Retailleau e Bayrou, riferisce ‘Le Monde’ che cita l’entourage del ministro uscente, hanno avuto una discussione sulla la tabella di marcia per “fare uscire la Francia dall’impasse istituzionale”. Le discussioni dovrebbero continuare tra i due uomini “nei prossimi giorni”. Il partito di Reailleau, Les Républicains, ha condizionato la sua partecipazione al Governo al “progetto” che sarà presentato dal nuovo primo ministro.



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