Luigi Mangione, accusato di aver ucciso il CEO di UnitedHealthcare ieri, giovedì 19 dicembre, è stato riportato a New York in aereo e in elicottero per affrontare nuove accuse federali di stalking e omicidio presso la corte federale di Manhattan. La denuncia federale depositata giovedì lo accusa di due capi d’imputazione per stalking e un capo d’imputazione per omicidio tramite uso di arma da fuoco e reato con armi da fuoco considerato un atto di terrorismo , che comporta una possibile condanna all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata. New York non ha la pena di morte.
Il suo avvocato ha affermato che il fatto che Mangione debba affrontare procedimenti giudiziari doppi ossia statali e federali a New York mette la difesa in una situazione insolita. “Francamente non ho mai visto niente di simile a quello che sta succedendo qui”, ha affermato Karen Friedman Agnifilo, che si è riservata il diritto di presentare istanza di libertà su cauzione in un secondo momento senza rilasciare commenti mentre lasciava il tribunale. Mangione, laureato dell’Ivy League, accusato di aver teso un’imboscata e sparato a Thompson il 4 dicembre fuori da un hotel di Manhattan, dove il direttore della più grande compagnia di assicurazioni mediche degli Stati Uniti si stava recando a una conferenza per investitori, è stato arrestato il 9 dicembre mentre faceva colazione in un McDonald’s ad Altoona, in Pennsylvania. Con sé aveva ancora la pistola usata per uccidere Thompson, un passaporto, documenti d’identità falsi e circa 10.000 dollari. Secondo la denuncia federale, Magione possedeva anche un quaderno contenente diverse pagine manoscritte in cui esprimeva ostilità nei confronti del settore delle assicurazioni sanitarie e, in particolare, dei suoi ricchi dirigenti.
Gli investigatori ritengono che Mangione abbia compiuto questo folle gesto spinto dalla rabbia verso il sistema sanitario statunitense e l’avidità dei vertici aziendale delle compagnie assicurative. Senza averne un interesse diretto tenuto conto che non è mai stato un cliente della UnitedHealthcare.
Mangione inizialmente ha combattuto i tentativi di estradarlo. Durante due brevi comparizioni in tribunale in Pennsylvania giovedì, ha rinunciato a un’udienza preliminare per le accuse di falsificazione e possesso di armi da fuoco prima di accettare di essere rimandato a New York. L’omicidio di Thompson ha scatenato un’ondata di risentimento verso le compagnie di assicurazione sanitaria statunitensi, da parte di molti americani che sui Social hanno espresso solidarietà nei confronti di Mangione. Ventisei anni, laureato in informatica, proveniente da un’illustre famiglia del Maryland, l’uomo ha più volte postato sui social media come un intervento chirurgico alla colonna vertebrale eseguito l’anno scorso abbia alleviato il suo mal di schiena cronico, incoraggiando le persone con condizioni simili alla sua a parlare dei loro mali. Negli ultimi mesi Mangione aveva deciso di isolarsi dalla sua famiglia e dagli amici più stretti. La sua famiglia ne aveva denunciato la scomparsa a San Francisco a novembre. I suoi parenti dopo il suo omicidio hanno dichiarato di essere rimasti “scioccati e devastati” dal suo arresto.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.