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Gas costi di nuovo in salita. Ecco il perché


Da circa 4 giorni i prezzi del gas naturale europeo sono in aumento a causa delle preoccupazioni relative all’approvvigionamento, in quanto la scadenza dell’importante accordo di transito tra Russia e Ucraina è prevista tra solo una settimana. Vladimir Putin ha espresso dubbi sul raggiungimento di un nuovo accordo per mantenere le forniture di gas all’Europa attraverso l’Ucraina  e il 26 dicembre ha dichiarato che sarebbe stato impossibile finalizzare un nuovo accordo di transito prima della scadenza di quello attuale alla fine dell’anno. Il presidente Volodymyr Zelensky ha respinto qualsiasi accordo che faccia arrivare denaro nelle casse della Russia mentre la guerra continua. Insomma un vero e proprio pantano.

Putin: pronti a fornire gas a Europa ma una causa legale intentata da Kiev ce lo impedisce

La Russia è pronta a riprendere il transito del gas attraverso il territorio dell’Ucraina, anche attraverso terzi, ma Kiev blocca questa prospettiva per la sua causa legale. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente russo Vladimir Putin, citato dall’agenzia Tass. “L’Ucraina ci ha chiuso una delle rotte”, ha detto Putin, “e abbiamo un contratto con loro. L’hanno chiuso e poi ci hanno fatto causa in tribunale chiedendo di pagare per ciò che non è transitato attraverso l’Ucraina”, ha aggiunto. Il leader del Cremlino ha spiegato poi che la Russia è pronta a inviare le forniture di gas all’Europa attraverso la Polonia e la ripresa della rotta potrebbe avvenire immediatamente. “La Polonia ha chiuso il percorso attraverso il suo territorio, dove c’è un percorso attivo”, ha spiegato. A differenza di Nord Stream “non è stato colpito, non ci sono esplosioni, funziona. Bisogna solo premere il pulsante e basta”, ha aggiunto.

Fico: stop gas russo danneggia anche competitività UE

La Slovacchia ha chiesto all’Ucraina di mantenere il flusso del gas russo che passa dai suoi gasdotti anche nel 2025 ma Kiev non ha voluto rinnovare e il contratto di cinque anni con Mosca per il transito del gas russo scadrà a fine anno. Per la Slovacchia questo comporterà spese aggiuntive di 500 milioni di euro per trovare strade alternative. Fico sostiene che lo stop di Kiev  arrecherà danni alla competitività dell’intera Ue. I costi per il  blocco dell’aumento dei prezzi del gas potranno raggiungere 120 miliardi di euro nel biennio 2025-2026. Da gennaio a novembre, la Slovacchia ha esportato 2,4 milioni di megawatt/ora di elettricità  all’Ucraina, con un aumento del 152 per cento rispetto all’anno  precedente.

Slovacchia, Fico, reagiremo se Kiev ci toglierà il gas russo

Il premier slovacco Robert Fico, in un nuovo video pubblicato oggi su Facebook, ha avvisato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, se l’Ucraina intende interrompere la fornitura di gas russo alla Slovacchia a partire dal primo gennaio, la Slovacchia prenderà inconsiderazione la possibilità di interrompere il flusso di elettricità verso Kiev, o altre azioni. Nel video, di circa 10minuti, Fico ha accusato Zelensky di non essere interessato a un cessate-il-fuoco nella guerra contro la Russia. “È incomprensibile per me che il presidente ucraino rifiuti un cessate il fuoco e che la leadership politica ucraina stia trascinando l’intero Paese in una catastrofe”, ha dichiarato Fico. Fico ha ricordato che l’Ucraina intende interrompere la fornitura di gas russo alla Slovacchia a partire dal primo gennaio. Se lo farà, la Slovacchia prenderà in considerazione l’ipotesi di una rivalsa. “Dopo il primo gennaio valuteremo la situazione e la possibilità di misure contro l’Ucraina. Se sarà inevitabile, interromperemo la fornitura di elettricità di cui l’Ucraina ha bisogno durante le interruzioni di rete. Oppure concorderemo un’altra linea d’azione”, ha minacciato Fico.

Futures in salita

Oggi venerdì 27 dicembre, i futures di riferimento sono saliti del 5%, segnando il più grande aumento settimanale nei prezzi del gas. I paesi dell’Europa centrale, che continuano ad acquistare gas russo, hanno proposto soluzioni alternative per mantenere le forniture di carburante attraverso l’Ucraina mentre i trader europei sono occupati a monitorare attentamente i livelli di stoccaggio del gas nella regione, che attualmente sono inferiori al 75%.

Dove costa di più il gas in Europa?

I prezzi del gas sono aumentati maggiormente in Lettonia (+139%), Romania (+134%), Austria (+103%), poi ancora una volta Paesi Bassi (+99%) e infine Irlanda (+73%). Dove costa in assoluto più cara l’energia in Europa? L’Italia, nonostante il “credo comune”, non si trova in cima alla classifica continentale.

Prezzo gas naturale: come funziona

Qual è il costo del gas oggi? Chi lo definisce e da cosa dipende il prezzo del gas? Per rispondere è necessario capire come funziona il mercato del gas. Considerato un bene fungibile, il gas naturale è oggetto di scambio presso le principali borse mondiali con quotazioni che avvengono su vari mercati come, ad esempio, il NYMEX (New York Mercantile Exchange) o il Title Transfer Facility (TTF). Il TFF con sede in Olanda è uno dei principali mercati per lo scambio del gas in Europa tanto da essere preso come riferimento di prezzo a livello europeo. Al suo interno ogni giorno fornitori e grossisti (shipper) negoziano i prezzi di acquisto e di vendita del gas naturale per diverse scadenze che poi si rifletteranno sulle tariffe applicate dai fornitori. Sulla base dei prezzi negoziati sul mercato il fornitore definirà infatti le offerte gas da sottoporre al consumatore finale. Il luogo di scambio e di cessione del gas naturale italiano è noto come PSV, Punto di Scambio Virtuale; nel nostro paese a gestire la borsa dove avvengono questi scambi è il Gestore dei Mercati energetici (GME).

Chi decide il prezzo del gas?

Il costo del metano è influenzato da diversi fattori a partire dal tipo di mercato a cui appartiene la propria fornitura gas, cioè servizio di tutela gas o mercato libero gas. Nel primo caso è fissato mensilmente dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sulla base degli andamenti di prezzo nel mercato italiano (è un’indicizzazione a PSV e non a TTF); nel secondo invece, dove vigono dinamiche concorrenziali, il prezzo gas al metro cubo è definito autonomamente dal singolo fornitore, che stabilirà così le tariffe da proporre al cliente finale.

Perché aumenta il prezzo del gas?

Il mercato del gas è caratterizzato da un’estrema volatilità, ecco perché il prezzo gas metano può variare nel tempo. Le ragioni sono diverse:

  • aumento della domanda mondiale di materie prime
  • rialzo dei prezzi del gas all’ingrosso
  • crescita dei prezzi dell’anidride carbonica che le aziende devono acquistare sotto forma di crediti di sostenibilità per compensare le emissioni di CO2 nell’atmosfera
  • crisi energetica: il conflitto russo-ucraino scoppiato nel 2022 ha determinato un problema di carenza di risorse per l’approvvigionamento, vista la riduzione delle forniture di gas provenienti dalla Russia
  • centralità del gas naturale per la produzione di elettricità in assenza di fonti rinnovabili da utilizzare

Cos’è il coefficiente C e qual è la differenza tra metri cubi e standard metri cubi

Il volume di gas che giunge nelle nostre abitazioni è influenzato dalla temperatura e dalla pressione esterna. La quantità di gas presente in un metro cubo varia in base alle condizioni climatiche e all’altitudine, e sarà inevitabilmente differente a seconda che sia estate o inverno e che ci si trovi al mare, in collina o in montagna. Il contatore gas non è in grado di tener conto di queste variabili nel computo del consumo finale, quindi per un conteggio corretto e per permettere ai clienti di pagare solo l’effettiva quantità di gas consumata indipendentemente dai fattori esterni, dal 2009 l’ARERA ha imposto ai fornitori di applicare un coefficiente di conversione, il cosiddetto coefficiente C gas che converte il consumo misurato dal contatore in metri cubi nell’unità di misura utilizzata per la fatturazione in bolletta, ossia lo Standard metro cubo (Smc), che non tiene conto dei fattori come le differenze di altitudine, le zone climatiche e la temperatura.

Quanto costa il gas al metro cubo?

Il prezzo del gas metano dipende da diversi fattori come:

  • il fornitore gas scelto che può operare su due diversi mercati, libero o tutelato
  • la zona climatica in cui si trova la fornitura: l’Italia è divisa infatti in sei zone climatiche dalla A (la più calda) alla F (la più fredda). A differenza dell’energia elettrica, il costo del gas cambia in base all’area climatica di appartenenza
  • il coefficiente C applicato
  • le varie voci spese inserite nella bolletta gas

Costo gas metro cubo: le voci in bolletta

Il costo finale della bolletta non si limita infatti al solo prezzo del metano al metro cubo previsto dal contratto gas stipulato. Prima di arrivare nelle nostre case il gas attraversa diversi passaggi: l’estrazione, il trasporto, la vendita ai clienti finali e il rifornimento dell’utenza attraverso la rete di distribuzione. Ognuno prevede dei costi che verranno conteggiati nel prezzo del gas naturale in bolletta.

Ecco quali sono le componenti da pagare:

  • la spesa per la materia prima che comprende tutti i costi d’acquisto e che corrisponde al prezzo del gas al metro cubo
  • il costo relativo al trasporto e alla gestione del contatore
  • gli oneri di sistema, costi fissi pagati dall’utente finale per coprire le spese di alcune attività di risparmio energetico come incentivi alle fonti rinnovabili, oneri per lo smantellamento delle centrali nucleari o per la cogenerazione
  • Imposte (accise e IVA)

Come risparmiare gas in casa

Come risparmiare allora sulle spese in bolletta? Ecco alcuni accorgimenti utili:

  • mantenere una temperatura in casa intorno ai 19 gradi e spegnere l’impianto di riscaldamento quando nell’appartamento non c’è nessuno.
  • sostituire vecchi infissi con quelli di ultima generazione muniti di doppi vetri, in PVC o in legno così da evitare dispersioni di calore
  • usare delle valvole termostatiche per ridurre gli sprechi: la regolazione della temperatura ambiente per ambiente consente di riscaldare solo le stanze frequentate e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, la valvola si chiude in modo da migliorare il rendimento complessivo dell’impianto.
  • installare una caldaia a condensazione: più efficiente di quelle classiche consentirà di ridurre i consumi e le emissioni di CO2.


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