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Per il cenone di Capodanno gli Italiani spenderanno 2,3 miliardi,100 milioni in più rispetto al 2023 e negli Usa…


festive table with plates and candles
Photo by Tim Douglas on Pexels.com

Prosegue la maratona culinaria degli italiani alle prese con il secondo cenone in una settimana, c’è oculatezza nella spesa, ma si portano in tavola tradizione e qualità delle nostre eccellenze agroalimentari Made in Italy. Dopo il cenone della vigilia di Natale è la volta di capodanno dove gli italiani spenderanno 2,3 miliardi vale a dire 100 milioni in più dell’anno scorso e 350 milioni più del capodanno pre pandemico. Sarà una spesa comunque improntata alla spending review. L’aumento non è però determinato da una maggiore propensione agli acquisti, ma dal caro vita, dalla maggiore disponibilità di tredicesime che passano dai 49 miliardi dello scorso anno ai 51,3 di quest’anno e al maggior numero di occupati del 2024 che sarà ricordato come l’anno del boom occupazionale. Sarà 1 italiano su 2 ad aspettare in casa, propria o di amici o parenti, il rintocco della mezzanotte per brindare al nuovo anno, mentre 3 su 10 brinderanno al 2025 in viaggio tra località di montagna, terme o città d’arte, 2 su 10 invece trascorreranno la serata in cenoni organizzati da ristoranti e hotel. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro studi di Confcooperative. Anche in questa occasione sulle nostre tavole saranno protagoniste le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy. Le bollicine italiane, saranno di gran lunga preferite a quelle francesi e si confermano immancabili superstar dei cenoni con circa 58 milioni di tappi pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy. Altro grande classico a metà tra tradizione e scaramanzia saranno le lenticchie ed è sempre sold out per quelle di Castelluccio di Norcia che è anche il simbolo della resilienza e della rinascita di quei borghi d’Italia segnati dal sisma. Per il menù di Capodanno trionfa il ricco paniere delle eccellenze made in Italy: vongole e frutti di mare, decimati dal granchio blu, per i primi piatti (155 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (340 milioni di euro); carne, salumi e uova (370 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (395 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (295 milioni di euro). Pasta, pane, farina e olio (230 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani (140 milioni). Chiuderà il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro, duello all’ultima fetta oltre alla dura concorrenza delle tantissime specialità dolciarie regionali (400 milioni di euro). Tra gli over 50 vincono le ricette di famiglia. Tra i più giovani spopolano blog e app per cercare la ricetta d’effetto: crêpes di gamberetti, mini cheesecake al salmone, polpo su fonduta di formaggi, crudi con avocado, rombo in crosta di cacao; filetti di pesce con liquirizia. Si registra però il forte malcontento del ceto medio declassato dal caro vita (affitto, spesa, caro mutui) e i poveri che tra assoluti e relativi si attestano sulla cifra di 10 milioni circa, tra povertà assoluta e relativa.

Anche negli Usa…

Secondo un sondaggio della National True Cost of Living Coalition, a giugno il 65% degli americani della classe media ha dichiarato di avere difficoltà finanziarie e di non aspettarsi che la propria situazione migliori per il resto della vita. “Finanziariamente, le cose sono state difficili”, racconta Betty Sullivan, una madre di tre figli con un reddito da classe media che vive a Miami, Florida. “Il mese scorso mi sono ritrovata con 115 $ sul mio conto corrente e basta”. Tra le spese più ingenti che gravano sulle famiglie della classe media rientrano quelle per l’alloggio, l’assistenza all’infanzia e l’assistenza sanitaria. Secondo l’indagine più recente di Primerica , tre quarti delle famiglie a medio reddito hanno dichiarato di stare attivamente riducendo le spese non essenziali, mentre il 73% di loro ha difficoltà a risparmiare per il futuro.

La classe media americana….

A livello nazionale, la classe media è in genere definita come le famiglie che guadagnano tra due terzi e il doppio del reddito familiare medio. Sulla base delle cifre del 2023 , ciò significa coloro con un reddito annuo compreso tra $ 53.740 e $ 161.220.Rispetto al suo picco, l’inflazione negli Stati Uniti si è attenuata notevolmente. Secondo il Bureau of Labor Statistics, il tasso annuale di inflazione è stato del 2,4% a settembre , come misurato dall’indice dei prezzi al consumo. Ma ciò non ha necessariamente portato a un calo drastico dei prezzi; in molte categorie, i consumatori hanno solo visto i costi aumentare più lentamente .



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