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Settimana bianca in Italia: quanto costa e come risparmiare


relationship goals on terrace
Photo by Daniel Frank on Pexels.com

La settimana bianca per molti è una vacanza irrinunciabile, ma oramai ogni anno sono molti coloro che puntualmente devono fare i conti con aumenti a doppia cifra soprattutto durante il periodo delle feste natalizie che secondo un’indagine di Altroconsumo ha registrato un aumento del costo totale del 14% rispetto a un anno fa.

La settimana di Capodanno: 3.125 euro

Per la settimana bianca di Capodanno (dal 28 dicembre 2024 al 4 gennaio 2025), nelle nove località sciistiche che Altroconsumo ha monitorato – tra le quali mete molto ambite come Bormio, Madonna di Campiglio, Courmayeur e Cortina – il budget medio richiesto per un soggiorno di coppia tra costi del viaggio e dello skipass (per 5 giorni), il pernottamento in un hotel a tre stelle o in b&b si aggira intorno ai 3.125 euro cifra cui occorre poi aggiungere la spesa dei pasti e altri costi extra come il noleggio dell’attrezzatura da sci. Le località più abbordabili sono Tarvisio (1.724 euro) e Pila (2.218 euro), mentre le più care – quelle che superano i 4.000 euro – sono Livigno (4.233 euro) e Cortina d’Ampezzo (4.405 euro). Sotto la soglia dei 4.000 euro Madonna di Campiglio, mentre Bormio e Courmayeur si posizionano sotto quota 3.000 euro,  Dietro un aumento medio annuale del 14% si nascondono variazioni di costo molto diverse tra loro, e persino un paio di casi in cui la spesa da sostenere diminuisce. Secondo quanto pubblicato da Altroconsumo, Cortina spicca perché fa registrare una discesa dei costi rispetto a un anno fa: ma solo per la settimana bianca di Capodanno (-4%), restando comunque la più cara. Come vedremo più avanti analizzando i costi della settimana di Carnevale, la Perla delle Dolomiti è al contrario la località dell’indagine dove i costi fanno il balzo maggiore (+11%). L’altra località dove si può notare a Capodanno 2025 un (piccolo) risparmio rispetto al 2024 è Madonna di Campiglio (-3%).  Sul fronte opposto è Champoluc la meta sciistica dove l’aumento a Capodanno raggiunge la vetta più alta dell’indagine: +43% in un anno (da 2.235 a 3.190). A Carnevale, invece, c’è uno scambio di ruoli con Cortina, perché stavolta è Champoluc a mostrare una discesa dei costi rispetto all’analogo periodo 2024. Accanto al record negativo di Champoluc, per la settimana di Capodanno, va segnalato quello di Vigo di Fassa che vede lievitare i costi del 30%. Sopra la media del 14% anche Courmayeur (+17%). Incrementi sotto la media li incontriamo invece a Bormio (+9%) e Tarvisio (+8%).

40% in meno per chi sceglie Carnevale

Optare per la settimana bianca di Carnevale invece che per quella di Capodanno è un’ottima strategia per risparmiare. Pur essendo altissima stagione, permette un taglio di costi di circa il 40%. L’esborso medio è infatti di 1.880 euro (invece di 3.125 euro dalla settimana bianca a cavallo del primo dell’anno). È Livigno la località che consente di abbattere maggiormente la spesa. Addirittura, di oltre la metà: da 4.233 euro di Capodanno si scende a 2.026 euro di Carnevale, una differenza del 109%. Il risparmio è inferiore dove i costi sono già più bassi. Questo spiega perché Tarvisio, già di per sé meno costosa, sia la località dell’indagine dove il taglio dei costi a Carnevale è di portata minore, appena 329 euro (da 1.724 euro si scende a 1.395). 

A Carnevale, Campiglio più cara di Cortina

Per la settimana di Carnevale (dal 1° all’8 marzoMadonna di Campiglio (2.470 euro) scalza Cortina d’Ampezzo (2.305 euro) nello scomodo primato di località più dispendiosa. Quanto a Livigno, seppure per pochi euro, con 2.026 euro entra nel gruppo delle tre località che sfondano il tetto dei 2.000 euro, insieme per l’appunto a Campiglio e Cortina. Le altre sei mete sciistiche restano sotto tale soglia, in particolare Tarvisio (1.395 euro) e Pila (1.591 euro), che si distinguono per essere le più abbordabili dell’indagine, a Carnevale come a Capodanno. Come anticipato, rispetto alla scorsa stagione invernale, la settimana bianca di Carnevale 2025 subisce rincari più contenuti (+5%) di quanto non faccia quella di Capodanno (+14%). Per Carnevale, anche la distribuzione dei rincari tra le diverse località mostra differenze meno stridenti. Le disparità però ci sono, eccome. A Cortina e Madonna di Campiglio la crescita dei prezzi tra il 2024 e il 2025 è a doppia cifra, mentre a Vigo di Fassa (+2%) e Bormio (+4%) è tutto sommato contenuta. Va poi segnalato il caso di Champoluc, l’unica località dove si nota un calo di spesa (-2%), seppur leggero (per Capodanno invece esplode: + 43%). 

Non in tutti i b&b si risparmia

Si risparmia scegliendo un b&b invece che un hotel? Di norma sì, anche se non è sempre vero, come dimostra il caso di Vigo di Fassa, dove è per l’appunto tra gli hotel che a Carnevale sono stati registrati i prezzi più bassi: 17% in meno dei b&b. In tutte le altre località la bilancia pesa a favore dei b&b, scegliendo i quali si taglia la spesa in media del 40%. Gli hotel costano quasi il doppio a Champoluc e il 73% in più a Livigno. Lo scarto minore è a Bormio (+16%). Un consiglio: meglio fare sempre un controllo incrociato tra le offerte presenti nelle piattaforme online di prenotazione (Booking, Trivago…) e quelle sul sito ufficiale delle strutture ricettive, dal momento che queste ultime sempre più spesso preferiscono offrire pernottamenti a prezzi inferiori invece di pagare la commissione agli intermediari.

Lo skipass aumenta del 4%

Sciare costa, e i rincari non risparmiano di certo le tariffe per accedere agli impianti di risalita e alle piste. Quest’anno lo skipass giornaliero nei periodi di alta stagione costa per un adulto mediamente il 4,1% in più rispetto a un anno fa, mentre il ticket settimanale (5 giorni) è rincarato del 3,8%. In questo articolo puoi leggere i risultati dell’indagine sui costi dello skipass in 38 comprensori sciistici, e se vuoi provare a spendere meno per l’accesso agli impianti, abbiamo selezionato per i consumatori 10 consigli su come risparmiare quando si acquista lo skipass. Aumenti che si sommano a quelli ancora più pesanti della scorsa stagione invernale, che avevano visto lievitare lo skipass giornaliero e quello di 5 giorni rispettivamente del 7,4% e del 9,3%. Il risultato è che una famiglia di tre persone (adulte) solo per lo skipass deve essere disponibile a spendere 186 euro al giorno, che diventano 250 euro nelle località sciistiche più care.

Carburante e pedaggio autostradale

Tra i costi va poi considerato il viaggio di andata e ritorno in auto, in pratica il carburante (diesel o benzina) e i pedaggi autostradali.  La variabilità è davvero molto alta, perché dipende dalla località di partenza e da quella di destinazione. Mediamente si spende 156 euro per il viaggio di andata e ritorno. Per arrivare a definire questo importo abbiamo fatto la media dei costi di carburante e pedaggi per raggiungere le nove località sciistiche dell’indagine partendo da altrettante grandi città italiane (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona).
Tra quelle selezionate, la tratta andata e ritorno che costa meno è Milano-Bormio (46 euro), mentre la più onerosa è Roma-Courmayeur (352 euro).  Non ci sono grandi differenze di costo rispetto allo scorso anno. Se non si è interessati a una pista da sci in particolare, scegliere la meta più prossima può essere un’ottima strategia per risparmiare chilometri, tempo di guida e soldi. Tra le nove città di partenza considerate, Milano è quella da cui in media distano meno tutte le località sciistiche dell’indagine, ma ci sono grandi differenze da una meta all’altra: si va da un minimo di 354 chilometri (andata e ritorno) per Champoluc, a un massimo di 952 chilometri per Tarvisio. La tratta che in assoluto prevede meno chilometri di percorrenza è la Torino-Champoluc, solo 210 chilometri di viaggio andata e ritorno. La città di partenza che richiede viaggio più lungo è ovviamente Roma: per Madonna di Campiglio (la località sciistica meno distante) richiede 1.296 chilometri, mentre per Courmayeur (quella più lontana) ben 1.596 chilometri (cioè 300 in più) andata e ritorno.



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