Menu Chiudi

INCENDI LOS ANGELES, L’ARRIVO DEI POMPIERI PRIVATI PER AIUTARE LO SPEGNIMENTO DEI ROGHI PER I PIÙ RICCHI


“Quando la tua casa prende fuoco, la prima cosa che fai è chiamare un avvocato”, queste le parole di Camille Meyer attrice, ballerina, modella, nota per essere apparsa in diverse stagioni del reality show televisivo The Real Housewives of Beverly Hills, penultima moglie dell’attore e produttore cinematografico statunitense, oramai defunto Kelsey Grammer. Parole sante tenuto conto che la sua sontuosa casa nel 2018, ossia l’ultima o meglio penultima volta ora che Los Angeles è stata devastata dagli incendi, è andata letteralmente distrutta e lei col tramite dei suoi avvocati ha dovuto iniziare una battaglia devastante contro le sue compagnie assicurative. “Meglio chiamare i pompieri privati”, ha detto successivamente e così c’è chi l’ha presa alla lettera.

Difatti i vigili del fuoco “a pagamento” sono oramai fra le spese primarie di tantissime star che vivono in molti centri abitati da multimilionari a Los Angeles e dintorni e in almeno sei stati limitrofi

Tra i tanti post di persone che chiedevano aiuto ha fatto scalpore quello di un dirigente immobiliare su X che ha scritto che avrebbe pagato qualsiasi cifra per salvare la sua casa. “Qualcuno ha accesso a pompieri privati ​​per proteggere la nostra casa a Pacific Palisades?”, ha scritto. “Bisogna agire in fretta. Tutte le case dei vicini stanno bruciando. Pagherò qualsiasi cifra per non mandarla in fumo”. Tanti utenti dei social media sono rimasti sbalorditi dall’ostentazione di ricchezza mentre cittadini di ogni estrazione sociale lottavano per fuggire e hanno definito l’annuncio molto sgradevole e fuori luogo. Ma con il denaro però non si può fare proprio tutto e quindi nemmeno i più ricchi ossia quelli che potevano fruire di pompieri a chiamata, non sono riusciti a limitare i danni.  E ora l’intera Malibu e Pacific Palisades, sono oramai praticamente cancellate dalla mappa di Los Angeles.  

Perché i vigili del fuoco fanno fatica a spegnere le fiamme

La presenza di venti intensi con raffiche fino a 90 km/h non è solo una delle cause degli incendi a Los Angeles: è anche, per lo stesso motivo, uno dei motivi per cui le fiamme sono così difficili da contenere. I venti infatti sono il principale “motore” della propagazione delle fiamme, oltre a rendere complesse le operazioni dei velivoli antincendio. Al momento, secondo il CAL FIRE, i roghi hanno percentuali di contenimento che vanno dall’11% al 76%. E così continua lo stato di emergenza per gli incendi a Los Angeles, in California, cominciati tra il 7 e l’8 gennaio 2025 e che finora hanno bruciato quasi 12.000 ettari provocando almeno 11 morti confermati: 10.000 gli edifici distrutti che hanno costretto all’evacuazione oltre 130.000 persone e circa 200.000 gli edifici rimasti senza elettricità. Nelle ultime ore gli incendi hanno invaso anche le colline di Hollywood, avvicinandosi all’iconica scritta, colpendo le residenze di moltissime star.

Come può essere accaduto tutto ciò

Le cause degli incendi risiedono, oltre che nei venti stessi, nella prolungata siccità che affligge la zona da mesi: da giugno 2024 infatti le precipitazioni a Los Angeles sono state praticamente assenti e questo ha reso il terreno estremamente secco e propenso alle fiamme. L’emergenza ha costretto il Presidente Joe Biden ad annullare il suo viaggio in Italia. In questo periodo dell’anno è decisamente anomalo assistere a roghi così vasti nel sud della California, dove la stagione degli incendi termina generalmente a ottobre con la diminuzione delle temperature e l’aumento dell’umidità. Quest’ultimo fattore, in particolare, è cruciale nella formazione di un incendio: terreni secchi e aria secca sono gli ingredienti principali che favoriscono i roghi. Secondo i dati ufficiali del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), sulla metropoli californiana non ci sono state precipitazioni da giugno a ottobre 2024 (contro i 24 millimetri previsti in media nello stesso periodo) e anche i mesi di maggio, novembre e dicembre 2024 sono stati pesantemente sottomedia dal punto di vista delle precipitazioni: 6 millimetri a maggio contro una media di 13 millimetri; 3,5 millimetri a novembre contro i 19 millimetri attesi; 0,5 millimetri a dicembre contro una media di 71,6 millimetri.



Scopri di più da WHAT U

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Scopri di più da WHAT U

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere